Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
In autunno tutte le PA dovranno dare inizio alla seconda fase della spending review. Infatti la prima parte che prevedeva una riduzione dell'organico delle PA era stata avviata dal precedente governo.
La corte dei conti con una sua informativa a maggio 2012 rappresentava che tra il 2007-2010 i dipendenti pubblici erano calati di circa 125 mila unita'. Inoltre se si guarda ai dati di un decennio sembrerebbe che l'Italia, da statistiche OCS, insieme al Portagallo siano stati le uniche due nazioni a registrare un calo nel numero di dipendenti pubblici in organico.
Ma in cosa consiste la seconda fase: ancora tagli al personale, prepensionamento o mobilita collettiva anche in vista di eventuali trasferimenti ad amministrazioni in penuria di personale.
Sembrerebbe, comunque, che a piccoli passi la cura dimagrante in capo alle amministrazioni stia dando i primi segni tangibili di riduzione visto che nel 2011 la spesa per redditi da lavoro dipendenti ha registrato una diminuzione di piu del 1% (percentuale modesta ma che fa ben sperare).
Quindi in questo contesto i segnali dei nostri conti pubblici sono incoraggianti, pertanto, la massa salariale della PA dovrebbe scendere al di sotto del 10% del PIL come previsto dalla manovra Monti.
Dove pero' l'Italia e' carente rispetto agli altri Paesi? In generale siamo carenti sulla produttività: il GAP che dobbiamo colmare rispetti agli altri Stati e' veramente importante. Infatti, l'andamento della produttività degli uffici pubblici italiani e' in constante calo.
La nostra amministrazione comunale ha molto da fare in questo ambito. Possiamo affermare che ancora non ha nemmeno messo la mano all'aratro.
Sulla base di quanto rappresentato in precedenza ed in altre mie note il costo del personale rappresenta una delle voci su cui bisogna intervenire in particolare sul variabile e sulla voce straordinario, aiutati da un costante monitoraggio delle spese. A tal proposito leggendo il regolamento di contabilità ho intravisto che all'art. 32 e' previsto il PEG (Piano Esecutivo di Gestione) come anche all'art. 71 un Sistema di Controllo di Gestione. Sono strumenti applicati ed utilizzati nel nostro Comune per attività di controllo?
Per quanto attiene invece i piani di incentivazione serve, come dicono in molti, "una premialita' selettiva basata su merito e performance".
Non parliamo poi del tema della concertazione decentrata strumento utilizzato per definire, tra le tante cose, il sistema di premialita' dei soggetti nelle diverse qualifiche dirigenti, funzionari o impiegati.
Ad esempio, leggendo alcune determine dell'anno in corso, rilevo che sul contenzioso per Ici per l'anno 2011 siamo ancora in fase di accertamento e nel contempo riconosciamo ad alcuni funzionari, impiegati e dirigenti del Comune una percentuale sulle somme recuperate (per il 2010 abbiamo liquidato compensi incentivanti a dipendenti e dirigenti per circa 10 mila euro. Ed, inoltre, mi domando: anche questi introiti rientrano nel base annuale lorda dei dirigenti?).
Perché, invece, per il contenzioso non facciamo come in altri comuni ovvero stipuliamo convenzione con l'agenzia delle entrate o con altri organismi statali? Abbiamo valutato questa possibilità? I costi sono eguali a quelli che già sopportiamo attribuendo percentuali sul recuperato a dipendenti comunali e dirigenti?
In poche parole per concludere:
a) bisogna rivedere il sistema della concertazione decentrata nei limiti previsti dalla legge e prestando particolare attenzione ai soggetti che intervengono sia per la parte pubblica che sindacale.
b) definire dei parametri per misurare la produttività dei diversi uffici
c) definire sistemi di premialita' per i dipendenti nel rispetto di criteri di equità e consoni al momento di crisi che stiamo attraversando
d) avviare un piano formativo per il personale in organico. Tale strumento determina benefici importanti per il comune: il personale si sente motivato, accresce le proprie conoscenze a beneficio dell'Ente, migliora la produttività dei diversi uffici.
Destiniamo pero' questa volta le risorse per formazione del personale in organico e non del personale temporaneamente distaccato al comune
e) sviluppare il sistema di controllo di gestione all'interno del Comune così come previsto dal regolamento di contabilità e l'utilizzo del PEG come strumento di programmazione che contiene anche il PdP (piano delle performance).
Questi ultimi documenti (punto e), ove fossero disponibili, vi chiediamo per trasparenza di renderli pubblici anche se destinati prevalentemente agli organi di governo ed ai vari uffici.
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