Il consiglio comunale di Santa Marina Salina, su proposta della giunta guidata dal sindaco Massimo Lo Schiavo, ha appena deliberato, ad ampia maggioranza (un solo voto contrario) la riduzione delle aliquote IMU dall’0,89 allo 0,76% per le categorie “D2” e dallo 0,55 allo 0,52% per la prima casa, lasciando invariate le altre. Gli effetti della delibera sono esecutivi già per i versamenti del 2013.
“Si tratta di un precedente di fondamentale importanza politica, spiega il presidente degli albergatori delle piccole isole, perché riconosce l’esigenza da parte delle amministrazioni locali di intervenire con variazioni differenziate sulle aliquote IMU”. “Finalmente, insiste Del Bono, si da un chiaro segnale di interesse nei confronti delle attività turistiche. Si da il giusto peso al fatto che gli immobili destinati ad attività alberghiera sono beni strumentali all’attività svolta e non producono reddito fondiario bensì reddito di impresa”.
Tra gli argomenti più volte avanzati a sostegno dell’esigenza di un aumento differenziato delle aliquote anche l’abnorme disparità di risultato – in termini di importi da versare - che si ottiene tra le diverse categorie catastali in funzione delle superfici immobiliari, delle rendite di base e dei moltiplicatori previsti.
“È stato, infatti, ampiamente dimostrato che, ha parità di incremento percentuale dell’aliquota, se per un’attività commerciale media l’importo da versare aumenta di poche centinaia di euro, per gli alberghi arriva ad importi di decine di migliaia di euro, senza che questo abbia, ovviamente, alcun tipo di riscontro sull’effettiva redditività dell’impresa”.
“La delibera del Consiglio comunale di Santa Marina Salina, conclude Del Bono, restituisce un minimo di dignità alle imprese turistiche, particolarmente vessate e vituperate negli ultimi anni. Auspichiamo che sulla scia della decisione promossa dall’amministrazione Lo Schiavo, altri Comuni possano trovare la forza e la capacità politica di prendere decisioni concrete in favore delle attività produttive, nel più ampio interesse di rimettere in moto le economie locali”.
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