La serata è stata introdotta dalla lettura della poesia “Alba
Marina” letta da Paola Centorrino, subito dopo è proseguita
con l’ampio intervento di Silvia Campantico, “un uomo a
Lipari, il percorso umano e letterario di Curzio”, le ulteriori
letture sono state fatte da Tilde Pajno con “Il mare ferito”,
DA Paola Centorrino con “Mattino a Marina Corta” e “Donna
sul prato”, intercalate con letture su Canneto e Porticello,
per concludersi con l’intervento di Daniele Cannistrà che ha letto
il ricordo del giornalista Alfio Mangiameli di Malaparte a Lipari. In
chiusura della serata Giuseppe La Greca ha illustrato il progetto
culturale degli “Itinerari Malapartiani” che sarà
proposto all’amministrazione Comunale di Lipari per realizzare una
iniziativa culturale in grado di valorizzare ulteriormente il nostro
arcipelago come luogo di storia e di cultura nazionale ed
internazionale.
Scrive la dott.ssa Elena Scrima (….) La costrizione a Lipari
appare allo scrittore inizialmente intollerabile, ma l’atmosfera
eoliana lo avvolge gradualmente, facendogli riscoprire la classicità
e suggerendogli visioni fantastiche frammiste ad episodi tratti dalla
quotidianità. Il confinato coglie gli aspetti più lirici della vita
elementare che gli scorre intorno e li fissa in poesie e racconti
riproposti da Giuseppe La Greca. Ne nasce un’antologia, strutturata
in capitoli tematici, che alterna le pagine firmate da Malaparte ad
episodi biografici come il tormentato ed intenso rapporto con
Flaminia, « giovane signora dell’aristocrazia » torinese (…).
(…) il trasferimento gli appare preambolo di una vicina libertà:
la gioia della speranza non gli impedirà di volgere un addio a
quella costa, modulato attraverso uno struggente ossimoro:
“Ma in te sola ritrovo la felice
tristezza dell’esilio”.
Appuntamento al 29 maggio con l’ultimo incontro sulle giornate di
Filicudi del 1971.
L’ufficio Stampa del Centro Studi
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