Lettera aperta al sindaco di Lipari sull’assurda vicenda degli alberi di Vulcano.
Signor Sindaco,
nei giorni scorsi alcune segnalazioni inviate da cittadini di Vulcano hanno portato all’attenzione della stampa la vicenda del taglio degli alberi di via Magnani. Tagliare un albero è sempre un atto grave e, contemporaneamente, triste. In poche ore, o addirittura in pochi minuti, si cancellano con ingratitudine anni e anni durante i quali abbiamo goduto della sua ombra e del ristoro, del gradevole rumore delle foglie mosse dal vento, della piacevole sensazione di un monumento vegetale che si staglia sul paesaggio e lo abbellisce. L’albero non ci chiede nulla e ci dà tanto. Se proprio si deve tagliare, devono esserci motivi realmente fondati.
A Vulcano, in via Magnani, hanno già tagliato alcuni alberi e altri stanno per essere tagliati. Tra questi alcuni Ficus, uno dei quali ha più di settant’anni.
La scusa ufficiale è che le radici danneggiano il manto stradale, attualmente in rifacimento con lavori eseguiti dalla Ditta Di Bella. In realtà, nessuno ha mai lamentato o documentato alcun danno al manto stradale: non esiste nessuna segnalazione, né alcuna perizia che la comprovi. E comunque in un paese civile esistono mille modi per limitare i presunti danni prodotti dalle radici: la cosa più elementare è quella di definire un’aiuola che le circoscriva. Non è difficile: basta volerlo.
Il Comune di Lipari spesso ha dato prova di non amare i suoi alberi. Come non ricordare l’improvvido intervento dell’anno scorso a Panarea, dove un albero secolare in una piazzetta – sempre un Ficus – è stato sottoposto a una “potatura” selvaggia e, peraltro, assolutamente illogica.
Sindaco, intervenga. Lei, in qualità di rappresentante del Comune, in questo momento è il committente dei lavori. Chieda immediatamente una variante che preveda la realizzazione di aiuole di contenimento, e lasci vivere serenamente questi alberi. Pazienza, se la ditta dovrà rinunciare a pochi metri quadrati di pavimentazione in più. Una strada privata dei suoi alberi, della loro ombra, della loro maestosità e della loro gentilezza, sarebbe un errore imperdonabile.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)
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