Nell’ambito delle iniziative culturali della Biblioteca
Comunale di Malfa, in collaborazione con la Scuola Media Statale “Amerigo
Vespucci”, si è svolto, recentemente, nella Sala Congressi attigua alla chiesa
dell’Immacolata, l’incontro con il prof. Giuseppe La Greca di Lipari sul
tema “Le Eolie del confino
politico”.
La Dirigente Scolastica
Mirella Fanti ha introdotto la lezione-conferenza del prof. La Greca ed ha ringraziato Antonio Brundu per le costanti e coinvolgenti attività
culturali del programma annuale della Biblioteca di Malfa dedicate
espressamente alla scuola dell’isola. Nel delineare il contesto storico del
confino a Lipari durante il fascismo, la Dirigente ha esortato gli studenti a
studiare la storia per imparare da essa a
difendere sempre la libertà di pensiero, di parola, i diritti civili e
politici acquisiti proprio grazie alla lotta degli antifascisti e poi divenuti
il pilastro della nostra Costituzione. Antonio Brundu ha posto in evidenza il collegamento tra gli
eventi della storia a livello nazionale ed europeo e quelli delle Eolie che, “durante
il periodo mussoliniano – ha affermato Brundu- sono state, insieme ad altre isole italiane,
luogo di confino per migliaia di personaggi, che hanno condotto una ferma
opposizione contro il regime totalitario fascista e , per questo, sono stati
perseguitati, braccati, carcerati ed anche uccisi. Nel 1926- ha continuato
Brundu- venne promulgata una nuova legge di pubblica sicurezza contenente norme
relative al confino politico. Così cominciarono ad affluire a Lipari, da ogni
parte d’Italia, decine e decine di
confinati che furono alloggiati in vasti cameroni, appositamente costruiti
entro le mura del vecchio Castello. Si trattava di persone appartenenti a tutte
le estrazioni sociali e politiche e tutti uniti sotto un unico ideale: la
ribellione alla dittatura. Tra questi vi erano Carlo Rosselli, Ferruccio Parri,
Emilio Lussu, Domizio Torrigiani, Francesco Nitti, Gioacchino Dolci, Mario
Magrì e Carlo Levi”. Quindi è intervenuto il prof. La Greca, storico siciliano,
specializzato nella ricerca di episodi ed eventi inediti della storia dell’ arcipelago eoliano.
Ha al suo attivo undici volumi, di cui buona parte editi dal Centro Studi Eoliano tutti nella
collana di “Quaderni di Storia Eoliana”,
sui temi relativi alla storia delle cave
di pomice di Lipari, alle Terme di San Calogero, ai viaggiatori stranieri del
‘700 e dell’800, al confino coatto nel corso del Regno d’Italia, alla rivolta
degli abitanti di Filicudi contro la mafia degli anni ’70. I suoi studi
spaziano anche in altri ambiti storici quali - ad esempio - quelli relativi
alla fondazione della città cnidia di Lipara e alla storia medievale e
rinascimentale di Lipari, che saranno oggetto di future pubblicazioni. Nella
medesima collana sulla STORIA EOLIANA il Centro Studi di Lipari ha già
pubblicato i seguenti volumi: “Nel regno
di Efesto”, “San Calogero“, “Le giornate di Filicudi” ,“La lunga notte di
Lipari”, “La storia della pomice (3
volumi)”,” Le Eolie all’ONU”, “Lipari al tempo degli arabi”, “Curzio Malaparte
alle Eolie” e “Voci dal confino, Antifascisti a Lipari, 1926 l’arrivo”. Il
prof. La Greca ha intrattenuto gli alunni con una dettagliata e ricca
descrizione del periodo storico
caratterizzato dalla presenza dei confinati politici a Lipari,” i quali- ha
detto- non erano d’accordo con coloro che governavano il Paese con la forza e con
la costrizione. Per questo loro pensiero e concetto di libertà sono stati
“puniti” anche con l’esilio. Le loro famiglie, non avendo un reddito,
rischiavano di morire di fame e furono costrette, anch’esse, in molti casi, a
trasferirsi a Lipari, cercando di sopravvivere con un misero sussidio non avendo la possibilità di trovare
un lavoro. Diversi nuclei familiari abitavano in una sola casa, cucinavano
insieme ed utilizzavano una sola lavanderia per risparmiare il più possibile.
Molti confinati si adoperarono per creare una scuola ed una biblioteca per i
loro figli”. Alla fine è stato proiettato il film di Marco Leto “La
fuga”, dove sono state ricostruite, in modo egregio, le varie fasi che hanno
consentito, nel 1929, a Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti a fuggire, in modo rocambolesco, con un
motoscafo, dapprima verso l’Africa e, poi, verso la Francia. L’incontro è stato
seguito con grande attenzione da parte degli alunni che, alquanto incuriositi
ed interessati, hanno rivolto numerose domande allo storico eoliano sul confino
politico e sulla lotta antifascista che ha caratterizzato un periodo buio della
storia d’Italia.
(Nella foto- Scambio
di doni: Antonio Brundu consegna due volumi sul
Centenario del Comune di Malfa e sulle mattonelle maiolicate a Salina al prof.
Giuseppe La Greca che, a sua volta, ha
donato i suoi ultimi due libri alla Biblioteca Comunale di Malfa).
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