Riceviamo e pubblichiamo:
Mi sono interessato, molti anni fa, a mettere in contatto l'associazione degli albergatori con la dirigenza del trasporti aerei , allora Civilavia, per lo studio di fattibilità per un piccolo aeroporto su Lipari.
I risultati non mi sembra sia stati positivi per una opposizione politica del tempo.
Purtroppo quella giunta che si oppose non aveva visto molto bene il futuro dello sviluppo turistico delle Isole, ma aveva guardato solo al mantenimento dei trasposti con le società di aliscafi.
Oggi sarà più complicato ma non impossibile. I lavori saranno importanti, l'aspetto paesaggistico avrà un impatto, ma quanto lavoro darà per anni la sola costruzione della pista e delle infrastrutture? La tecnologia avanzata dei sistemi eleverà la tipologia media del lavoro impiegato.
I vettori che, verosimilmente, potranno atterrare su una pista di lunghezza limitata non potranno essere di 80 posti, ma piuttosto di 50 massimo 60.
Ma attenzione una seria programmazione di attività dovrà prevedere voli anche nel periodo invernale, anche se con frequenza ridotta, ma che permetterà l'arrivo turistico nei periodi non estivi, che Noi eoliani ci godiamo ma che dovrebbe dare un ritorno economico importante.
La tipologia di aerei da utilizzare non mancano, le società che le impiegano sarebbero ben felici di aprire collegamenti da Milano o Roma principalmente, ma nel periodo estivo anche dall'estero, visto la gran quantità di tedeschi e francesi che frequentano le isole.
La tipologia degli aerei per far capire ai non addetti sarà quale ATR 42/72, Dornier, comunque aerei ad elica principalmente, poi si può pensare ad uno sviluppo.
Oltre tutto si ridurrebbero i costi dei trasporti e i blocchi dovuti alle previsioni di mare mosso.
Chi è interessato a questo argomento mi può contattare su FB con un messaggio.
Vi ringrazio della attenzione volendo mettere a disposizione della comunità eoliana la mia esperienza.
Leonardo Lamaro
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