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giovedì 16 ottobre 2014

Si cominci dalle piccole cose..che mancano (di Armando Esposito)

In questi giorni a Lipari si torna a parlare della costruzione di un aeroporto o aviosuperficie. È proprio questo il problema, bisognerebbe capire cosa effettivamente si voglia in quanto molto spesso si tende a confondere le due cose come se una fosse uguale all'altra. Si dovrebbe fare chiarezza per l'opinione pubblica, sull'aeroporto e se ne potrebbe anche discutere per quanto riguarda l'aviosuperficie che non credo possa essere utile al comprensorio eoliano.
Comunque i problemi che attanagliano le Eolie sono altri e di ben altra natura e ogni volta che sento parlare di questi fantomatici grandi progetti mi sorge spontanea una domanda e cioè cosa indossa ognuno di noi la mattina per prima cosa nell'atto di vestirsi: e la risposta che mi sentirei di dare sarebbe le scarpe!!
Perché di questo si tratta. È come costruire una casa senza porre le fondamenta. Non si vuole affrontare la realtà delle cose esistenti: vogliamo l'aeroporto o l'aviopista o quello che ci pare, ma intanto non abbiamo nemmeno un bagno pubblico che non esistono più da ormai una trentina d'anni!
Vogliamo l'aviopista e non abbiamo un sistema portuale degno di questo nome! Parliamo di turismo e un posto come Lipari non è dotato nemmeno di una scuola alberghiera! Per non parlare della questione termale: abbiamo un antico stabilimento termale un tempo foriero del turismo internazionale, ma è chiuso da ormai 25 anni e mai niente è stato fatto. Tutto lasciato nell'immobilismo totale che da queste parti regna sovrano incontrastato eppure quanto lavoro potrebbe garantire agli eoliani tale stabilimento se solo lo si mettesse in funzione.
La stessa cose per le cave di pomice da quando sono state chiuse mai nulla è stato fatto e anche li si potrebbero creare occasioni per attrarre il turismo e dare lavoro ai nostri giovani, ma niente, si preferiscono le fantomatiche 'grandi opere' e intanto abbiamo un sistema fognario da "terzo mondo" e non è difficile assistere di tanto in tanto a suggestivi spettacoli di 'fontanelle' fognarie che esplodono un po' ovunque. Ma tanto basta una rattoppata qui, una là e il gioco è fatto. Idem per quanto riguarda le strade e dire che abbiamo risorse immense e potremmo vivere di turismo tutto l'anno. I turisti che vengono rimangono strabiliati delle bellezze naturalistiche che possediamo e non a caso siamo sito protetto dell'Unesco, patrimonio dell'umanità, peccato che alcuni non lo comprendano.
Armando Esposito

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