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venerdì 5 dicembre 2014

L'ANPCI SCRIVE AL MINISTRO PADOAN SULLA PROBLEMATICA DEI TERRENI AGRICOLI MONTANI ASSOGGETTABILI AD IMU.

Gent.mo on. Pier Carlo PADOAN
MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
R O M A
OGGETTO: Individuazione comuni montani ex D.L. n. 66/2014
Egregio Ministro,
in questi giorni la scrivente associazione rappresentativa dei piccoli comuni italiani sta ricevendo numerose segnalazioni da parte di sindaci fortemente preoccupati per l’impatto negativo che sta provocando sui cittadini e sulle finanze comunali l’esclusione di un gran numero di Comuni dall’esenzione IMU del terreni finora classificati come agricoli.
Come è facile intuire, i Comuni più colpiti e penalizzati da questa operazione saranno, come al solito, quelli minori che in gran parte si trovano in zone montane o collinari.
La stima del maggior gettito appare “ottimistica” e forse calcolata su dati “aggregati”. In tali zone, infatti, la proprietà contadina è molto parcellizzata e, per giunta, gli stessi dati catastali non sono quasi mai aggiornati per cui si rende particolarmente difficile riscuotere quanto empiricamente previsto, con gravi rischi dal punto di vista della stabilità delle finanze comunali.
Per giunta, in particolari e estese zone d’Italia molti intestatari catastali sono emigrati all’Estero da decenni e quindi sono di quasi impossibile reperibilità.
La misura in corso di attivazione appare iniqua ai sensi dell’art. 44 della Costituzione e contravviene ad una prassi consolidata sin dal lontano 1993 che ha visto quei territori esenti da ICI e, finora, da IMU.
Ora, a pochi giorni di scadenza dal pagamento della rata finale dell’IMU e ad assestamenti di bilancio fatti, come si fa ad informare contribuenti irraggiungibili o completamente ignari? 
Inoltre, proprio per la parcellizzazione della proprietà e delle rendite comprensibilmente molto basse, molti contribuenti non raggiungeranno la soglia di rilevanza fiscale (12 €) per cui l’obiettivo fissato dal DL 66/2014 appare irrealistico e graverà in gran parte sui comuni. 
In relazione a quanto sopra, si chiede di rivedere completamente la questione e, nel frattempo, l’emanazione di un atto che sospenda l’obbligo di versare il saldo IMU per i terreni in questione.
Nella convinzione che la S.V. valuterà approfonditamente la tematica ora evidenziata e adotterà i provvedimenti consequenziali ora richiesti, rimane in attesa di cortese. sollecito riscontro e invia i migliori saluti
LA PRESIDENTE NAZIONALE ANPCI
Franca Biglio

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