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domenica 30 novembre 2014

Studente riporta trauma a scuola. Nessuno avvisa i genitori nè lo accompagna in ospedale. Lettera di una mamma

Un ragazzo si infortuna a scuola. Al di là di quella che può essere la gravità del danno non è giusto informare i genitori, accompagnarlo in ospedale o prestargli "correttamente" i dovuti soccorsi?
Se lo chiede e lo chiederà ai responsabili della scuola(il Conti di Lipari) la signora Antonella Di Giorgio che così ci scrive:
"Ieri mio figlio ha avuto un incidente a scuola, è stato urtato da un compagno, all'inizio dell'ora di educazione fisica. Il colpo che ha subito al naso lo ha fatto sanguinare copiosamente ma nessuno si è preoccupato di accompagnarlo in ospedale e di avvisarmi. 
Dell'incidente ho saputo solo da mio figlio che mi ha chiamato con il telefonino...facendomi ovviamente precipitare a scuola.
Ma non è solo questo. All'arrivo ho trovato mio figlio con un bicchiere con del ghiaccio poggiato sul naso. E qui ho appreso che il ragazzo, da solo, si è recato dai bidelli i quali gli hanno dato del ghiaccio in un bicchiere per metterlo sul naso. 
Mi chiedo ma l'istituto ha una cassetta del pronto soccorso (dovrebbe averla) e se si come mai non gli è stato applicato il ghiaccio sintetico e quanto altro era necessario? 
Questa domanda al di la del fatto che avrebbero dovuto informarmi e farlo visitare in ospedale. Non credo che, con quel naso così gonfio e con quella  perdita di sangue, possa essere un professore a stabilire cosa ha riportato lo studente.
In ogni caso ho accompagnato io, mio figlio in ospedale e, per fortuna, gli hanno riscontrato solo un forte trauma nasale. Ma  mi chiedo e lo chiederò a scuola: E' questo il modo di agire in situazioni del genere?"

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