È in una cella del piano terra, quello di “media sicurezza”, assieme ad altri tre detenuti di giovane età. Una stanza di tre metri per quattro dove ci sono anche bagno e doccia, e pure il classico fornelletto per cucinare in proprio. Questa volta niente stanza singola al Centro clinico. È cominciata venerdì la prima intera giornata in carcere, a Messina-Gazzi, del parlamentare del Pd Francantonio Genovese, finito nuovamente in prigione per l’inchiesta “Corsi d’oro” sulla formazione professionale in Sicilia della Procura di Messina, dopo che la Cassazione ha chiuso il cerchio sulla custodia cautelare rigettando il ricorso dei suoi avvocati. E così a distanza di otto mesi dal primo periodo – sette giorni di carcere nel maggio scorso –l’ex segretario del Pd siciliano è di nuovo in cella, questa volta da detenuto “comune”. Adesso la pagina giudiziaria nuova che lo aspetta, oltre al processo per la seconda tranche dell’inchiesta “Corsi d’oro”, che inizierà il prossimo 25 febbraio, è ovviamente legata alla possibilità di uscire dal carcere.
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