(Rinnovabili.it) – Sarebbero il territorio ideale per sperimentare i sistemi energetici a base di fonti rinnovabili e invece rimangono ancorati a generatori diesel. Stiamo parlando delle “Isole minori italiane non connesse” in cui la mancanza di connessione alle rete elettrica nazionale ha costretto in passato a dotare ciascuno di questi luoghi con gruppi elettrogeni alimentati a gasolio, spesso motori di vecchie navi dismessi ed adattati all’utilizzo. Si tratta di sistemi non solo nocivi per l’ambiente e in gran parte poco efficienti (gran parte dell’energia è dispersa sotto forma di calore), ma che rappresentano un costonon indifferente per le bollette elettriche italiane: più di 60 milioni di euro. A ricordare la spesa è oggi il senatore Gianni Girotto, commentando le osservazioni inviate all’Autorità dell’Energia AEEGSI. “Non è più accettabile la continua emorragia di risorse pubbliche per alimentare sistemi elettrici vecchi ed inefficienti come quelli presenti sulle isole minori italiane, non connesse alla rete elettrica nazionale. Ogni anno i cittadini pagano in bolletta oltre 60 milioni di euro per l’energia prodotta da generatori diesel. Uno spreco che deve finire al più presto, investendo invece sulle energie rinnovabili”, afferma Girotto.
In realtà nel decreto taglia bollette è stato inserito un articolo per rendere più efficienti e meno inquinanti i sistemi elettrici delle Isole minori e l’Autorità sta ora cercando di individuare possibili soluzioni, con particolare attenzione alla regolazione tariffaria del trasporto elettrico;obiettivo: dare tempo ai distributori e venditori di adeguare la fatturazione “garantendo gli opportuni livelli di trasparenza e affidabilità” ai clienti finali. Uno sforzo apprezzato dal M5S che sottolinea tuttavia la necessità di “spingere sul pedale dell’acceleratore e rendere più chiari e trasparenti i passaggi che ci allontanano dal passato. Alimentare le isole minori con energia generata da fonti rinnovabili è possibile. Lo dimostrano esperienze come quella di Ginostra, sull’isola di Stromboli, e altri esempi in giro per l’Europa”. nella frazione del comune di Lipari, infatti esiste dal 2004 un piccolo impianto fotovoltaico da 100 kW, che copre buona parte delle esigenze locali.
“Le nostre isole – spiega il senatore grillino – possono rappresentare un laboratorio di sperimentazione per lo sviluppo di tecnologie e sistemi sostenibili, esportabile il tutto il mondo”. Senza contare che oggi il costo del gasolio, che viene rimborsato ai produttori locali risulta la voce più significativa nel conto economico delle imprese elettriche minori e che tale opzione richiede continui, e non privi di rischi, rifornimenti con navi cisterne. “Dobbiamo quindi imboccare la strada dell’innovazione tecnologica, puntando sulla transizione energetica verso un sistema energetico “low-carbon” basato sull’integrazione fra fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Le isole minori italiane – conclude Girotto – offrono oggi l’opportunità di diventare un tema strategico per l’economia del nostro Paese, perché possono fare da laboratorio per la transizione energetica, creando prospettive che vanno ben oltre le specifiche realtà locali”.
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