Tutte le carte sono state scoperte. Tranne una che i due aspiranti sindaci “gireranno” il 15 sera. Sarà quello il jolly che farà vincere la partita. Il jackpot è di quelli pesanti: 5 anni di governo della città.
Giovanni Formica e Carmelo Pino lo sanno benissimo e stanno profondendo il massimo sforzo per centrare l’obiettivo. Ieri è stato il giorno dell’indicazione degli assessori, sinonimo e anteprima di possibili apparentamenti che la legge consente di ufficializzare sino ad oggi. Ma all’ufficio elettorale del Comune difficilmente si presenterà qualcuno. Sia il sindaco uscente, sia il candidato che ha chiuso il primo turno in vantaggio hanno deciso di mantenere gli assetti iniziali evitando di inserire altri partiti o gruppi nella loro coalizione. Dei due solo Pino ha fatto qualcosa in più ottenendo – ma non è stata una sorpresa – il sostegno degli on. Gianpiero D’Alia e Giovanni Ardizzone, ovvero dell’Udc che dopo aver supportato il medico Carmelo Formica, lo scorso 31 maggio-1 giugno, ha deciso di chiudere un’intesa politica col primo cittadino attualmente in carica.
L’accordo è stato siglato tra Pino e l’ex assessore provinciale, Pietro Petrella, che ha avuto l’avallo dei vertici del partito. L’Udc - che manterrà la propria identità fuori dalla coalizione per non perdere in sede di ripartizione un seggio già conquistato - sarà rappresentato nell’esecutivo Pino da Roberto Sindoni, già assessore designato da Carmelo Formica e da Gianpaolo Piccolo, vicecoordinatore cittadino del partito di D’Alia, da sempre attivista in movimenti politici moderati.
A spiegare la scelta dell’Udc è stato lo stesso Petrella. «Prima di incontrare la coalizione del sindaco uscente abbiamo avuto una riunione con tutti i candidati della lista e abbiamo condiviso l’idea di sposare questo nuovo progetto che presenta molte affinità col nostro programma elettorale. Cosa ben diversa da quanto sta portando avanti l’altro candidato che si trova a capo di una coalizione per noi troppo eterogenea, sia nei contenuti, sia soprattutto nel significato politico«. Petrella ha poi voluto ringraziare «il dottor Carmelo Formica per l’impegno profuso nell’interesse della comunità di Milazzo». Il terzo nome che Pino ha inserito ieri nella lista è Salvatore Gitto, assessore all’Ambiente uscente che nonostante il lusinghiero risultato elettorale non è riuscito a conquistare un seggio in aula con la lista “Milazzo Democratica”, fuori dal 5 per cento per appena 4 voti. Confermati i tre indicati in “prima battuta”: Stefania Scolaro, Dario Russo, Santi Romagnolo, tutti pure già presenti nell’Esecutivo in carica.
Giovanni Formica ha invece deciso sulla base dei risultati delle liste della sua coalizione. In tal senso è stato assegnato il secondo assessorato sia ai Democratici (a Ciccio Italiano si aggiunge Giovanni Di Bella che è stato il più votato in assoluto con oltre 500 preferenze), sia al Pdr, terzo partito della coalizione con quasi il 10 per cento dei voti raccolti. A Piera Trimboli (che ha pure chiuso al primo posto nella lista), si aggiunge dunque il presidente dell’associazione dei pescatori di Vaccarella, Damiano Maisano, che ha sorpreso tutti con i suoi 370 voti. In caso di vittoria di Formica, sia nei Democratici che nei Dem e nello stesso Pdr, si libereranno i posti occupati attualmente da coloro che sono stati indicati assessori. In una breve nota diramata ieri sera, l’on. Beppe Picciolo, ha spiegato «che la rappresentanza in giunta del suo partito è stata determinata, così come deciso all’inizio della campagna elettorale, sulla base della posizione raggiunta dai candidati della lista». Gli altri assessori designati, già in precedenza sono, oltre alla Trimboli, Salvatore Presti, Carmelo Torre e Ciccio Italiano.
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