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mercoledì 10 giugno 2015

Nessuna misura cautelare per il vigile Li Volsi

Riprendiamo e  pubblichiamo il testo dell'articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del sud a firma del corrispondente da Barcellona, Leonardo Orlando
Ridimensionata l’ipotesi di reato per uno dei due vigili urbani di Lipari accusati di truffa aggravata per aver abbandonato il posto di lavoro a Vulcano. Infatti – diversamente da quanto riferito nell’edizione di ieri – il gip di Barcellona Salvatore Pugliese, non ha accolto la richiesta di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per l’agente Beniamino Livolsi, 52 anni, che risiede invece sull’isola di Vulcano e che tuttavia resta indagato per la stessa vicenda ma in stato di libertà. La misura cautelare è stata infatti applicata solo al collega Francesco Belfiore, 52 anni, residente a Lipari che ha l’obbligo di presentarsi alla stazione dei carabinieri di Lipari per tre giorni alla settimana, in orario pomeridiano. Il gip Pugliese non ha infatti accolto totalmente la richiesta di misura cautelare avanzata a conclusione della prima parte delle indagini dal pm Paiola sull’ ipotesi di abbandono del posto di lavoro e indebite percezioni di parti di stipendi e missioni. Nei confronti di Beniamino Livolsi difeso dall’avv. Saro Venuto, gli elementi raccolti dagli inquirenti sarebbero stati insufficienti al punto da non giustificare alcuna misura cautelare. (l.o.)

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