Riprende oggi l’attività di Sala d’Ercole con all’ordine del giorno lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze della rubrica Salute, alle quali risponderà l’assessore Lucia Borsellino. Subito dopo si dovrebbe decidere sulla prosecuzione del dibattito sul disegno di legge n. 980, recante “Norme in materia di composizione dei consigli comunali e status degli amministratori locali” che, all’incirca un mese fa, era stato rinviato in commissione Affari Istituzionali. E la settimana scorsa la commissione ha approvato all’unanimità un emendamento presentato dal presidente, Antonello Cracolici, che interviene su tre aspetti della riforma: riduzione del numero dei consiglieri, riduzione delle indennità e tagli ai rimborsi per i permessi.
In particolare, con l’emendamento Cracolici, che tiene conto del parere espresso in proposito dai vretici di Anci-Sicilia, si stabilisce che dal prossimo rinnovo, il numero dei consiglieri comunali in Sicilia sia ridotto del 20%, ad eccezione di 15 comuni (i nove capoluogo e le sei città con più di 50 mila abitanti), per i quali il taglio del numero dei consiglieri sarà del 10%. Inoltre, le indennità di sindaci, amministratori e consiglieri saranno equiparate a quelle del resto d’Italia, mentre i rimborsi spettanti ai datori di lavoro per permessi ad amministratori nei comuni superiori a 10 mila abitanti non potranno superare 1/3 dell’indennità del sindaco. Per i comuni con meno di 10 mila abitanti il tetto massimo del rimborso non potrà superare la metà dell’indennità del sindaco. «Benino, ma si poteva fare di più. E sul gettone unico non cederemo di un millimetro», hanno commentato i parlamentari di Cinquestelle Salvatore Siragusa e Francesco Cappello, presentatori del primo testo di riforma.
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