Dai fondali del mare siciliano al Museo Allard Pierson di Amsterdam. Sarà inaugurata giovedì 8 ottobre la mostra "La Sicilia e il mare. Un tuffo nel passato", frutto della collaborazione fra il museo archeologico olandese e la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Per la prima volta verrà offerta al pubblico internazionale una visione di insieme di testimonianze storico-archeologiche subacquee provenienti dai fondali siciliani, sinora mai usciti dall'isola, ripercorrendo 2500 anni di storia della Trinacria, sino al XVI secolo.
"Saranno in mostra - spiega il soprintendente Sebastiano Tusa - rilievi scultorei, armi navali, contenitori commerciali ed altro, inseriti in un contesto descrittivo e didascalico che contribuisce a narrare il ruolo della Sicilia nell'ambito delle rotte commerciali e migratorie del Mediterraneo. Tra i reperti più interessanti, che per la prima volta verranno esposti a livello internazionale, un rilievo scultoreo raffigurante Eracle ed Anteo, proveniente dalle acque del porto di Catania, una lastra bizantina con il simbolo cristiano proveniente dal relitto di Marzamemi a sud di Siracusa, ma anche gli ormai ben noti rostri della Battaglia delle Egadi vinta dai Romani il 10 marzo del 241 a.C.”. Numerosi reperti, inoltre, provengono dalle isole Eolie.
"La mostra vuole essere un veicolo promozionale della cultura e del turismo siciliano, tenuto conto che oltre 11 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo visitano annualmente Amsterdam", commenta l'ambasciatore italiano all'Aja, Francesco Azzarello
Il Museo Allard Pierson ha deciso, in occasione dell'inaugurazione, di restituire alla Regione Siciliana 37 oggetti, alcuni dei quali saranno esposti nella mostra, acquistati nel 1982 da un privato, frutto probabilmente di un saccheggio del relitto della Secca di Capistello.
Dopo la chiusura ad Amsterdam il 17 aprile 2016, la mostra proseguirà nel 2016-2018 ad Oxford, Palermo, Copenaghen e Bonn.
Un lauso all'iniziativa della Soprintendenza del Mare che conferma che attraverso la storia e la cultura della Sicilia, e nel nostre caso delle isole Eolie, è possibile fare promozione all'estero per cercare di intercettare un turismo diverso, destagionalizzanto ed interessato, oltre alle bellezze naturali, al nostro patrimonio storico-archeologico.
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