La proposta
L'isola di Lipari, già sede di confino coatto, tra il 1926 ed il 1932, fu utilizzata dal regime fascista quale sede della più importante e numerosa colonia di antifascisti inviati al confino.
All'indomani della celebre fuga di Rosselli, Nitti e Lussu del luglio 1929, il regime per prevenire ulteriori eventuali evasioni decise di delimitare l'area del centro urbano di Lipari all'interno della quale potevano muoversi liberamente i confinati, realizzando delle garitte lungo il perimetro sud e delle caserme.
Due di queste garitte sono ancora oggi esistenti anche se in stato di profondo degrado ed abbandono. Si propone la cessione da parte dello Stato al Comune di Lipari, la loro manutenzione e valorizzazione all'interno di un “Percorso del Confino” di prossima istituzione da parte del Comune di Lipari.
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