Siamo stati, e lo siamo ancora rinchiusi nelle nostre case a sentire continuamente il numero di contagi e decessi.
È la Pasqua della paura, non della gioia, delle chiese con le porte chiuse, delle persone che hanno timore di stringersi la mano per non contagiarsi, dei paesi deserti e delle strade vuote.
Oggi ci manca il suono delle campane a festa che fanno festa, non soltanto rumore, ci manca la processione dell'incontro a Marina Corta della Madonna con il Cristo risorto alla presenza dei canonici in grande uniforme.
Tante illusioni sono crollate, ma la speranza no; non può crollare, non deve crollare.
Un proverbio ci insegna: non tutti i mali vengono per nuocere; ed allora? Sappiamo scoprire il lato buono di questa immane tragedia, tranne il dovuto insegnamento e farne esperienza. Guardiamo al futuro. Passata la tempesta le chiese si riapriranno, le porte di casa si spalancheranno, le strade si popoleranno e potremo camminare senza mascherine.
Ed allora con la speranza che, dopo questa triste vicenda, possiamo ritrovarci tutti profondamente rinnovati e più consapevoli della nostra condizione umana: Buona Pasqua, la pace del Signore sia sempre con voi e con i cari confratelli.
Don Gino Profilio
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