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giovedì 26 maggio 2022

L'editoriale. Stromboli: Una interminabile notte di terrore. Quel che ha fatto l'uomo non l'ha fatto neppure il vulcano


Stromboli, i suoi abitanti e i turisti hanno vissuto una notte di terrore. 

Le fiamme sempre più alte, sempre più vicine, sin dentro le pertinenze delle abitazioni, lambendole pericolosamente.

Residenti impegnati a salvare le case, le attività, i sacrifici di una vita che rischiavano di andare in fumo per incoscienza e superficialità altrui; turisti in fuga verso la spiaggia, dove in tanti hanno passato la notte, o con le valigie pronte per lasciare l'isola; la nave "Antonello da Messina" inviata per una eventuale evacuazione.

Poi, piano piano, le fiamme sono andate spegnendosi, perchè non c'era più vegetazione da bruciare; perchè i cittadini hanno fatto "muro" per salvare le case, ma occorrerà tempo per spegnere la rabbia, il terrore che ha serpeggiato tra grandi e piccini. 

Adesso, mentre scriviamo, mentre il canadair sta procedendo  alla  bonifica, Stromboli è spettrale; carbonizzata la vegetazione spontanea; così come le colture private, anche quelle a ridosso delle abitazioni. 

Da Scari a Piscità, a San Vincenzo e , poi, sin sulla montagna è qualcosa di surreale, di inimmaginabile, ancora di più se si pensa che a causare tutto  questo è stata una "messinscena" per una fiction. 

Quel che ha fatto l'uomo non l'ha fatto neppure il vulcano: non trovo altra frase per descrivere ciò che è accaduto.

Adesso si farà la conta dei danni che non saranno certo di poco conto (distrutta la foresteria del COA), imponenti anche a livello ambientale e, poi, Stromboli e gli strombolani, con la forza che li ha sempre contraddistinti, ripartiranno: una certezza, questa. 

Ma una domanda non può non essere posta: Doveva accadere tutto questo? 

N.B. La prima foto, quella di Stromboli dal mare è dell'ARE (Associazione radioamatori eoliani); le altre due di Alessandro  Ando Wegner

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