Non sono un tifoso di squadre o di atleti fuoriclasse dello sport . Non mi accaloro per questo o quell'altro campione. Solo la biblica fatica ed il volto da tragedia dell'indimenticabile Pantani riuscivano a caricarmi di un grande afflato nei suoi confronti, quando lo vedevo grondante di sudore lottare su quelle ripide salite dalle pendenze impossibili, incurante del sole che lo arrostiva o del vento e della pioggia che lo sferzavano ,volando su quelle discese da brivido. Questo indomito campione ha saputo conquistarmi, lo devo ammettere, sia per le sue indubbie capacità atletiche che per la sua temerarietà ed il suo stoicismo. Tutte caratteristiche che difficilmente trovano alloggio nello stesso campione. Pantani forse mi torna alla mente perché di ciclismo si parla sempre in maggio in concomitanza del Giro d'Italia, ma un altro appuntamento, questa volta calcistico, ha animato la nostra comunità , la domenica appena trascorsa : la vittoria del Milan e la sua consacrazione a Campione d'Italia dopo tanti anni di digiuno. Il pensiero di tanti appassionati di calcio eoliani non può che essere andato ad Umberto Zanca, piccolo grande uomo , sportivo a pieno titolo, dolce amico e compagno di scuola, scomparso da qualche anno. Grande cuore rossonero, credo si dica così, gioirà forse in un altro mondo, ma io avrei preferito continuate a vederlo gioire qui per le strade di Lipari insieme ai suoi amici milanisti e non solo. Tutti lo hanno stimato, tutti gli volevano bene. Il tempo passa inesorabile e le memorie si affievoliscono. Il ricordo delle persone più umili svanisce più in fretta ed il timore che Umberto venga dimenticato in fretta mi sembra reale. Che le tifoserie locali, tutte, si diano una mossa ed organizzino almeno qualche evento in suo onore. Io voglio ricordarlo con le parole che scrissi per il suo necrologio : Grande cuore ed animo candido erano racchiusi in “un un metro e mezzo di statura “, avrebbe detto il compianto Faber se avesse conosciuto il nostro caro Umberto. Noi eoliani ,che l’abbiamo conosciuto bene , possiamo dire che Lipari ha perso un cittadino modello , persona umile e perbene, penultimo figlio di una famiglia numerosissima, infanzia difficile, fratelli da aiutare, ristrettezze economiche e tanta dignità. Appassionato di tutte le discipline sportive, praticò a lungo il calcio sia come giocatore che nel ruolo di assistente e collaboratore di squadre che numerose nascevano negli anni in cui le forze lo aiutavano. Poi la lunga malattia che ha minato lentamente il suo fisico ma non è riuscita ad intaccare il suo sorriso . Il garbo e la signorilità proprie del suo carattere hanno fatto di Umberto Zanca il Cittadino esemplare che la nostra comunità ricorderà con orgoglio.
Gianni Iacolino
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