Carissimo Direttore, non sono avvezzo a questo, ma le chiedo la cortesia di essere ospitato con questa mia.
Il mio scarso feeling con i social non mi ha permesso di avere contezza del drammatico evolversi dei fatti che si sono verificati nell’isola di Stromboli a seguito dell’incendio che l’ha devastata.
Stamattina sentendo una cara amica ho percepito l’infernale realtà vissuta in nottata.
Solo chi ha avuto esperienze simili, ed io sono uno di quelli, può comprendere la loro preoccupazione, la sofferenza, il dolore e l’impotenza di fronte a qualcosa di così grande ed imprevedibile che si presenta innanzi senza chiedere permesso o scusa.
Al di là delle cause, ritengo che ognuno di noi debba affettivamente essere vicino ad ogni singolo abitante e ospite dell’isola, far sentire la propria vicinanza, che per quanto possa sembrare inutile, può invece essere di supporto anche solo morale.
Ho tanti amici a Stromboli, conosco la loro caparbietà e determinazione, l’amore incondizionato per la loro isola. Sono certo supereranno, seppur con lo strazio al cuore, anche questa circostanza. So che la terra saprà reagire ancora una volta alla mano dell’uomo. Adesso c’è da pensare, ragionare sul futuro di quella montagna e dei suoi abitanti onde evitare il verificarsi di ulteriori conseguenze a seguito dell’accaduto. Per questo mi sento, con profondi sentimenti di amicizia e affetto e solidarietà per gli strombolani, di offrir loro, all’Amministrazione Comunale e a quanti di competenza la mia collaborazione per una rapida e sicura ripresa.
Con Stromboli nel cuore,
Gaetano BARCA
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