Guardo e riguardo la Montagna…
“Nun ristau mancu un filu d’erba”…
E penso che mancano le scuse dei responsabili.
Certamente non restituirebbero le ginestre, i capperi, le querce, gli ulivi secolari ereditati dai nostri nonni. O gli animali che questa primavera, nel tempo dell'amore, hanno ricevuto la morte.
Ma è un atto dovuto nei confronti della vita, spezzata e mortificata. Nei confronti di chi la abita e vive in questo momento un lutto inesorabile, di perdita e di mancanza…
Mancano le scuse per non aver saputo rispettare Stromboli, una terra sacra e generosa che meritava un calpestio gentile e attento.
Comincio io.. Scusa Stromboli. Scusami. Scusami per non averti saputo proteggere come meritavi. E scusami anche ora che cerco colpevoli che se ne lavano le mani quando invece dovrei vivere il tuo dolore con il mio.
Chiedo scusa a mio nonno che questa terra l'ha custodita e difesa come io non ho potuto fare. E infine chiedo scusa a me stesso che sono umano e qualche volta ho bisogno di scuse..
Ma sono sicuro che nella Fiction “La Protezione Civile” anche Ambra avrebbe chiesto scusa..
Carlo Lanza
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