Caro Gullo non sono un yes man e a te manca l'umanità...

(Di Danilo Conti) Oggi* il candidato sindaco Riccardo Gullo, forse un pò stanco e nervoso, mi ha risposto dicendomi che "essendo io un cittadino qualunque, non candidato in nessuna lista" non potevo parlare di argomenti generici inerenti l'imprenditoria, le liste, il mondo del lavoro, le 400.000 imprese chiuse in un anno di pandemia, i 43 suicidi d'imprenditori morti da sovraindebitamento o altro a carattere sia locale che nazionale etc.
In realtà io stavo partecipando in qualità di presidente di un’associazione, ad un incontro organizzato da Federalberghi, che ringrazio, proprio per sottoporre ai 4 candidati delle domande.
Vorrei ricordare al candidato Gullo, che essere candidati non significa essere gli unici titolati a parlare delle tematiche del nostro territorio, ne decidere quando il tema del lavoro abbia valenza nazionale o locale.
Vorrei ricordare che persone estratte a casaccio allo scadere della presentazione delle liste, persone estratte da una popolazione e fino a ieri a lui sconosciute, non le titola più di me a parlare e talvolta urlare nei comizi.
Porca miseria, vorrei ricordargli che negli anni della sua assenza (piuttosto lunga), la nostra vita democratica scorreva comunque ed io nello specifico mi sono molto impegnato nel sociale, senza dovergli chiedere permesso.
Se nel futuro delle Isole Eolie da lui immaginato, i comuni cittadini non avranno possibilità di esprimersi liberamente, temo che il problema democratico non sia legato al "sistema oligarchico capitalista" ma alla banale concessione della libertà d’opinione al popolo. Potrà parlare solo lui?
Forse il regime che lui vuole istituire è una sorta di “gestapo comunista” dove la promessa di ascolto rimarrà solo espressione della campagna elettorale e forse manco quella? Perchè la fama che si trascina e lo precede per sentito dire, di talebano, imperatore vendicativo, dittatore, non vorrei che fosse la prosecuzione di un silenzio istituzionale già vissuto, dove gli interpelli della popolazione sono rimasti contenitori vuoti.
Inoltre questo attacco alla categoria imprenditoriale eoliana, reduce dal periodo più difficile dal dopoguerra ad oggi, inizia a preoccuparmi non poco. Si siamo reduci ed eroi moderni. Fatti un giorno di lavoro in trincea da imprenditore e poi ne parliamo.
Non sono candidato per mia scelta caro Gullo, non per tua scelta e ti ricordo che ero il candidato di punta della tua lista (almeno così dicevate e non conviene smentirmi perchè potrei aggiungere molto altro). Il problema è che non sono uno "yes man" e non ti seguo all'uscita degli incontri, quando con aria e movenze da santone, ordini l’uscita di scena, perchè al cospetto delle tue lauree la mia dignità ed onestà hanno pari spessore. Con me ti devi confrontare non mi puoi sottomettere. Chiaro?
Io non sono in lista per mia scelta non per tua volontà. Che non si inventino e raccontino altre balle come quella del programma condiviso e la democrazia….
Quello che ti inquieta è la stima che ricevo dalle persone e che non ti aspettavi e non puoi distruggere come sei abituato a fare. Mi sono reso conto che eri disposto a calpestare chiunque per ottenere ciò che volevi e me ne sono scappato a gambe levate.
E nonostante tu possa essere il futuro sindaco di Lipari io non mi piego. Chiaro?
Ti manca "UMANITA'" e potrai essere anche l'amministatore migliore, non perdi occasione per ricordarlo a tutti, ma senza l'umanità non costruirai un futuro sereno e prospero per il nostro arcipelago, ma solo un regno.
Io non vivo di pubblica amministrazione ne da 1 ne da 40 anni, vivo di sacrifici giornalieri miei e della mia famiglia e sono titolato a parlare di ciò che credo. Qua se qualcuno deve tacere e dire grazie sei tu, per tutto l'aiuto che ti ho dato in un paese in realtà per te straniero e sempre contestato nel passato.
La mia libertà non la puoi toccare!
In bocca al lupo a te e "compagni".

Danilo Conti

* Ieri per chi legge il post oggi, 9 giugno