La nota giuntaci dall' Ing. Agostino Cassara' (Vice Presidente FuturEolie)
L’acqua è da considerarsi sorgente di vita e non può essere sprecata cosi!
Questo vale a livello
mondiale, ed in articolare per le nostre Isole Eolie, che non possiedono
sorgenti naturali, e con un dissalatore che purtroppo non è mai stato in grado
di soddisfare il fabbisogno delle nostre Isole Eolie. I dati Istat confermano
che gli Eoliani pagano l’acqua più cara d’Italia!
Ritengo pertanto doveroso pubblicare quanto segue, evidenziando
quanto accaduto.
Giorno 02 agosto alle 18.58 mi accingevo a fare una passeggiata
lungo la strada di Bagnamare nei pressi dei Vigili del Fuoco; quel giorno Lipari
veniva approvvigionata dalla nave Attilio Ievoli Jr. della compagnia Marnavi
S.p.A.
Ho notato una perdita di acqua molto rilevante (vedi foto) in
corrispondenza dei collegamenti all’acquedotto dell’Isola.
Orbene, ricordando che l'acqua rifornita dalle navi cisterna ha
un costo di circa 14 euro al metro cubo, a carico del Ministero della Difesa, con
gestione del servizio a carico della Regione Siciliana, ed in considerazione
che, è ormai noto non solo ai residenti della zona che ciò è già accaduto in
passato tante altre volte, anche in periodi invernali, l’Associazione
FuturEolie a nome di tutti i cittadini
Eoliani, chiede alla Società Marnavi
S.p.A di provvedere a risolvere definitivamente i problemi tecnici che causano
queste perdite, evitando di disperdere in mare acqua per noi preziosissima e costosissima.
Come Associazione FuturEolie riteniamo inoltre evidenziare che sia
il molo di approdo esistente utilizzato, che le distanze dalla nave dal centro
abitato, non risultano conformi alle attuali normative di legge del settore.
Relativamente al primo punto, appare
piuttosto chiaro che il molo di approdo (………se cosi possono essere chiamate quattro
putrelle metalliche palificate con sopra una grata sovrastante, il tutto in uno
stato di corrosione avanzata…. ) non
risulta idoneo, in quanto navi di dimensioni e stazza come la Jevoli non
possono attraccare in moli cosi fatiscenti.
Il secondo aspetto riguarda danni di natura
biologica (…e non solo) per i residenti della zona, con l’obbligo di utilizzo di impianti
di alimentazione e pompaggio che devono essere in grado di rispettare i limiti
di emissione acustica stabiliti dal D.P.C.M. del 14.11.1997.
Inoltre dovrebbero essere rispettati ben determinati orari di
ormeggio che non sempre vengono rispettati con conseguenti telefonate anche
notturne, dei residenti alla Guardia Costiera.
Su tali argomenti si è già pronunciato il
Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto nel 2012 che aveva disposto “ ultime
operazioni di rifornimento sino al 30.09.2013, con l’individuazione
urgente di un sito alternativo “ che sarebbe stato individuato nei pressi di Porto Pignataro ed
idoneo all’attracco di tali navi. Sono trascorsi 10 anni ed ancora le navi
cisterne continuano ad approdare su moli inesistenti, nel non rispetto di norme
marittime del settore, e nel non rispetto di una Sentenza del Tribunale.
La nostra Associazione si attiverà in questi giorni, con una
delegazione di residenti nel:
1. Richiedere ufficialmente alla Guardia Costiera l’applicazione delle normative vigenti in materia, ed il rispetto degli orari previsti da una Sentenza di un Tribunale
2.
Chiedere ed organizzare un incontro presso gli uffici comunali
con la nuova amministrazione ed il nuovo Sindaco Gullo, in modo da affrontare
seriamente l’annosa questione che tormenta i residenti di Bagnamare da oltre 50
anni!
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