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martedì 16 aprile 2013

BERSANI, CROCETTA, ORLANDO E BIANCO: PRIMARIE DELLA DISCORDIA

Le primarie regalarono al Partito democratico e a Pierluigi Bersani un vantaggio potenziale cospicuo, fino a quasi dieci punti percentuali, sull’avversario diretto, il Pdl di Silvio Berlusconi alle vigilia delle consultazioni di febbraio. Un “tesoretto” che, gestito meglio, avrebbe potuto sconfiggere il nemico numero uno, cioè il Porcellum, che ha il compito di impedire a chi vince le elezioni di governare. Ma i democratici hanno, di fatto, costituito un cordone sanitario attorno al governo Monti, “colpevole” degli immani sacrifici spalmati in modo iniquo sulle famiglie e le imprese per mettere a posto i conti, e non hanno affrontato la questione chiave, i costi della politica ed i privilegi e gli sprechi degli apparati. Il lealismo “sospetto”, agli occhi dell’elettorato, verso il governo “iniquo” e il sistema, ha trasformato coloro che hanno governato otto anni su dieci in lucidi oppositori del Professore e delle sue “malefatte”.
Le primarie hanno provocato nell’elezione del sindaco di Palermo, la sonora sconfitta del Pd, perché vennero ferocemente contestate da una componente della coalizione che le aveva volute, in quanto fonte di inquinamento della battaglia politica con l’accusa (Leoluca Orlando), non provata, di presunti loschi “trafficanti” di voti e il sospetto (Davide Faraone) di patteggiamenti esecrabili del gruppo dirigente a danno delle minoranze.
La candidatura della presidenza della Regione siciliana, da parte del centrosinistra, non ha avuto a che fare con le primarie perché una delle componenti dell’alleanza, l’Udc di Gianpiero D’Alia, ha manifestato la sua preferenza per l’attuale governatore, divenendone di fatto il king maker. Il centrosinistra, insieme all’Udc, ha portato un suo uomo a Palazzo d’Orleans, senza le primarie. Meglio niente?
I tre casi mostrano esiti diversi. Esprimere un verdetto univoco sull’utilità delle primarie da parte del Partito democratico è perciò estremamente arduo. Nessuno ne contesta la qualità di strumento di partecipazione democratica, perfino coloro che non le hanno adottate, come il Pdl, ma si è dubbiosi sui vantaggi che esse offrono a chi le privilegi, magari per surrogare il gap democratico della legge elettorale. Insomma, chi è contrario o incerto sull’opportunità di celebrarle, ritiene che siano fonte di tensioni, litigi, dispute, veleni. Lascerebbero sul campo morti e feriti, invece che richiamare consensi ed apprezzamenti.
Le primarie, come ogni strumento di democrazia, non sono colpevoli di un bel nulla. Dipende da come viene usato lo strumento e dal suo buon uso. Il partito che le adotta, il Pd, si porta appresso una crisi identitaria irrisolta, e mantiene in sella un gruppo dirigente di vertice inamovibile, che non valorizza nemmeno lo straordinario ricambio ottenuto con le primarie nella composizione dei gruppi parlamentari.
Siccome è impensabile che un partito decida un suicidio di massa della sua classe dirigente: almeno le regole nello svolgimento delle primarie dovrebbero essere adottate con severità, senza eccezioni, rendendo sopportabile le resistenze al ricambio.
Quel che sta avvenendo in questi giorni nel centrosinistra siciliano in occasione della scelta dei candidati-sindaco offre un caso da manuale sull’uso delle primarie. Il Partito democratico le adotta a macchia di leopardo e laddove le adotta, sono oggetto di furiose dispute e polemiche contro il loro svolgimento e i risultati.
La crisi di fiducia verso i partiti, insieme ad una applicazione “duttile” delle regole condanna, paradossalmente, l’unico strumento di partecipazione e di democrazia interna e l’unico partito che lo adotta. In alcune città siciliane, dove si sono svolte – è il caso di Siracusa – o si stanno svolgendo, come a Ragusa, Comiso e Messina, la tensione è così alta che, qualunque sia il risultato, le primarie rilasciano una coda velenosa di polemiche che tracima nei media.
Sull’opportunità dello svolgimento delle primarie c’è una diversità di vedute fra il Pd di Beppe Lupo, e il Megafono di Rosario Crocetta; il primo si è battuto per le primarie, il secondo, per la scelta di personalità di indubbio valore in città-chiave, come Messina. Tuttavia Lupo, e lo stesso Crocetta, hanno spiegato che a Catania è meglio “saltare” le primarie perché il candidato è, Enzo Bianco, che è stato in passato sindaco della città etnea. La candidatura di Bianco è una buona candidatura, ma ha due limiti: comunica la permanenza del gruppo dirigente e, soprattutto, l’uso delle primarie a fisarmonica con la conseguenza che laddove esse si svolgono, regalano a chi non ci sta motivi per sentirsi raggirati o discriminati, ed agli elettori “sfiduciati” motivi per guardare altrove.
Le primarie sono uno straordinario motore della democrazia, ma hanno bisogno una macchina da far partire. Se il partito non c’è, le primarie divengono un castigo di Dio. Meritatamente.

Punti nascita isole minori. Assessore Borsellino "Presto operativo il piano"

L'assessore regionale alla salute Lucia Borsellino ha precisato che "presto sarà operativo il piano per mantenere i punti nascita nei centri caratterizzati da difficoltà di comunicazione (isole minori e zone montane). Abbiamo definito direttamente - continua l'assessore - la scheda complessiva come Regione Sicilia e contiamo di poterla trasmettere presto, insieme a Veneto e Toscana alla commissione salute composta da tutti gli assessori regionali alla sanità"

Atleti dell'Angels' Dance protagonisti ad Acireale con 5 primi posti e due piazzamenti

COMUNICATO
Grande successo per l'associazione di ballo ANGELS' DANCE di Lipari che hanno preso parte domenica alla gara regionale "Simpaty moon" svoltasi ad Acireale.
Quattro i gruppi della scuola che hanno partecipato ottenendo ottimi risultati visto anche il notevole e qualificato livello della manifestazione e del numero di iscritti.  
Il gruppo dei "piccoli"(prima foto) ma grandi ballerini (di età compresa tra i 6 e 9 anni) hanno ottenuto 2 primi posti
Il gruppo under 11 (seconda foto) un lottatissimo e difficilissimo 1° posto
Il gruppo under 15(terza foto) un 3° e un 6° posto (anche qui c'è stata grandissima competizione)
Il gruppo over 16(ultima foto a sinistra) ha concluso le gare in cui era impegnata la scuola ANGELS' DANCE con due bellissimi e meritatissimi primi posti ...
Per tutti grande soddisfazione e gioia. I risultati ripagano i diversi sacrifici fatti dagli atleti e dalla scuola durante gli anni.
Complimenti a tutti...continuate a crescere così...lo sport è salute, divertimento ma anche un impegno per i nostri giovani eoliani che hanno dimostrato, ancora una volta, di non essere secondi a nessuno ed in grado di ottenere grandi soddisfazioni
(NB: L'ultima foto a destra ritrae tutto il gruppo che ha preso parte alla trasferta)






Campionati italiani CSN di Danze Caraibiche. Buoni risultati per la Magmarhei



Il 13 aprile 2013 si sono svolti a Roma, presso il palazzetto dello sport "delle Olimpiadi", i campionati italiani dello CSEN (centro Sportivo educativo nazionale) per le danze caraibiche.
Tra i concorrenti due coppie eoliane: 
la coppia composta da Andrea Traviglia e Angie La Greca (foto a sinistra) che nella loro categoria 12/15 anni (nella sezione intermedio) si sono classificati al 5° posto in bachata e merengue e al 6° posto in salsa cubana;  
la coppia formata da Valerio Rainone e Alessia Mondello(foto a destra) che nella loro categoria 12/15 (nella sezione principianti) si sono classificati al 4° posto in bachata e 5° posto in salsa cubana. 
Ottimo risultato per le coppie appartenenti entrambi alla scuola di Danza Magmarhei di Lipari e al comitato provinciale di Vibo Valentia (Calabria), visto che alla loro prima competizione per ottenere il titolo di campioni italiani si sono classificati in ottime posizioni. 
Possiamo solo sperare che la voglia di far danza continui e che continuino a portare così in alto il nome della nostra città' e del nostro arcipelago! Complimenti ragazzi!
Da Eolienews auguri a Girolamo Casali e Ciro Ingenito

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)


16 aprile 1978
Terremoto tra Lipari e Patti 
Nella notte tra sabato 16 e domenica 17 aprile 1978 ben 50 scosse terrorizzano due terzi della Sicilia. L'epicentro è nel basso Tirreno a non molta distanza dall'arcipelago delle Eolie.
Nei comuni della fascia tirrenica della Sicilia, cioè lungo la costa settentrionale, si segnalano centinaia di senzatetto e migliaia di abitazioni lesionate più o meno gravemente.
I danni maggiori li subisce Patti, dove rimangono ferite nove persone ed il cinquanta per cento degli edifici crollarono o presentavano profonde crepe. La sede del Municipio era inagibile.
Cinque le vittime indirette del terrore. Due, un donna ed un uomo a Palermo, la donna colpita da infarto, l’uomo investito da un’automobile in corsa mentre cercava di raggiungere una piazza. Due morti (un uomo ed una donna) anche a Messina, deceduti in ospedale dove erano stati ricoverati perche colti da collasso.
A Lipari si registra la morte di Gaetano Merrina (77 anni), morto per infarto, dopo il ricovero in ospedale. Complessivamente si registrarono una quarantina tra feriti o contusi nel trambusto seguito alle scosse telluriche.
La prima scossa era durata dieci secondi, ed era stata del quinto grado della «Mercalli»; i sismografi dell'Istituto di geofisica all'Università di Messina l’avevano registrata alle 00,29 tra sabato e domenica. La più forte era seguita di poco, alle 00,33; ed aveva avuto una magnitudo 5,1 pari a un'intensità tra il settimo e l'ottavo grado della «scala Mercalli».
Nella mattinata successiva l'attività sismica era proseguita alle 7,20 con una scossa del sesto grado.
Lungo la costa settentrionale della Sicilia ed anche a Lipari, a volte ondulatorie, altre volte sussultorie, le scosse diffusero il panico e indussero centinaia di migliaia di cittadini a fuggire dalle loro abitazioni per cercare scampo negli slarghi o in campagna, dovunque purché lontano dai palazzi che si temeva potessero crollare.
I centri più danneggiati, oltre a Patti, furono Piraino, Castell'Umberto, Naso, Sinagra, Librizzi, Castroreale.
Il prof. Antonino Girlanda, che dirigeva l'istituto di geofisica dell'Università a Messina nei giorni del sisma ribadiva che il terremoto non presentava caratteristiche atipiche, ma era avvenuto in una zona di mare dove, anche nel recente passato vi erano state frequenti manifestazioni telluriche di natura tettonica.
Lipari, oltre il luttuoso caso di Merrina, non registrò che danni ai fabbricati, tuttavia, le sistemazioni “provvisorie” di alcune decine di famiglie si trascinarono  per anni con l’occupazione del Convento dei Cappuccini (occupata per tutti gli anni ottonta) e dello Stabilimento termale di San Calogero(I locali saranno liberati nel 1983 con l'inizio dei lavori di ristrutturazione); nel contempo il consiglio comunale, sollecitato dal gruppo del P.C.I. prese in considerazione la realizzazione di Case Popolari e le edificazioni per case in edilizia economica e popolare.
Gli eoliani, ancora una volta, come nei secoli passati, ringraziarono il loro Santo Patrono di averli protetti.

Partylandia augura Buon Compleanno a Lorenzo Pace

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a 
Lorenzo Pace che oggi compie 2 anni.
A Lorenzo anche gli auguri del nostro direttore, di Silvia e Christian

Sidisci Aprili '78 ( di Giovanni Giardina 1982)


                                             ‘Un  mi  ricuordu,  si  fu  aieri  od  oggi,
                                             e  invesci  su  passati  già  tant’anni
                                             u  silenziu  era  cumpagnu  da  nuttata,
                                             Madonna  si  ci  piensu!…...chi  paura  !

                                             Un  forti  vientu  spintu  da  un  boatu,
                                             fisci  trimàri  unni  sugnu  natu,
                                             e  dopu  aviri  a  tutti  risbigghiatu,
                                             si  sintù  vusciari…..  “ U  tirrimuotu “

                                             A  genti  rivirsata  ‘nta  li  strati,
                                             si  ricurdàru  di  lu  forti  scantu,
                                             ca  u  mastru  ca  ci  poti  è  sulu  unu,
                                             si  rivulgieru  a  lu  Santu  Patrunu.

                                             S. Meu ,  S. Meu,  nun  su  minzuogni  chista  è  viritati,           
                                             si  Tu  u  patruni  i  tutta  la  citati
                                             nun  spargiri  perciò  tantu  duluri,
                                             S.  Meu,  S.  Meu,  cu  l’uocchi  i  fora  è ancora  sta  criatura,
                                             strincila  forti,  forti  ‘nte  to  vrazza,
                                             e fa  tascìri  la  matri  natura.

                                             Iò  nun  chianciu  pi  la  stritta
                                             di  la  to  manu  tantu  biniditta,
                                             invesci  soffru  e  mi  turmientu
                                             ca ti  pinsaru  sulu  ‘nta  ddu  mumientu.

                                             A  genti  sulu  allura  ricurdàru 
                                             ca  u  Mastru  avìa  bisognu  d’un  purtuni,
                                             tavuli  marci  e  chiova  arrugginuti,
                                             Ti  suppurtasti  pi  tanti  staggiuni.

                                             Ma  un  ghiornu  finalmenti  fu  pusata 
                                             na  porta  tutta  i  bronzu  arricamata,
                                             pi  nun  avìri  fattu  mancu  un muortu,
                                             dda  notti   sidisci  Aprili  settant’ottu.
                                             S.  Meu,  S.  Meu ………………..                       
.
La  seguente  canzone  porta  in  risalto  l’ipocrisia  della  gente,  che  è  abituata  a  ricordarsi  dell’amico,  solo  quuando  ne  ha  bisogno.  Giovanni Giardina

lunedì 15 aprile 2013

16 aprile 78- 16 aprile '13. In cattedrale si ringrazia S. Bartolo nel 35° dal terremoto. Intervista a Don Gaetano Sardella che parla anche dell'attuale delicato momento

Caro Cuccia le scrivo....consigli per il nuovo assessore (di Angelo Sidoti)

Vorrei fare una raccomandazione al nuovo Assessore di caratura Internazionale acquisito dal nostro Primo Cittadino. Bisogna ammettere che il nostro Sindaco è stato bravo ad acquisire così tanta esperienza internazionale a pochi Euri...
Le chiedo però una gentilezza. Quando viene invitato a partecipare ai consigli comunali si soffermi fino al termine delle sedute. Le ricordo che il Consiglio Comunale è l'organo che rappresenta migliaia di Eoliani e non solo le persone presenti.
La forma vale quale tanto quanto la sostanza se non di più.
Al fine valutare l'efficienza del suo operato oltre a monitorare lo stato di avanzamento dei progetti, che spero rappresenterà a breve, mi farò personalmente carico di redigere una statistica, non di livello internazionale ma locale, sulle Sue partecipazioni alle riunioni della Giunta Comunale e spero che le sue presenze superino almeno lo standard del suo predecessore di 20 punti percentuali.
Mi domando: ma quando un albergatore, un commerciante, un artigiano, un povero cristo di cittadino vorrà parlare con Lei dovrà obbligatoriamente collegarsi con Skype oppure ha già delegato qualcuno sul territorio?
Forse era meglio che il Sindaco le attribuisse la carica di Consulente Esperto in questo modo avrebbe potuto gestire i progetti con più autonomia come fa da circa un anno la Dott.ssa Mazziotta, per poi rendicontare una volta l'anno al consiglio comunale (ma l'anno come si intende solare o il primo anno di durata in carica? In quest'ultimo caso scade nei primi di maggio).
 Mi aggiungo ai tanti complimenti fatti dai consiglieri all'Amico Lo Cascio con la speranza che di opposizione seria e costruttiva se ne veda un pò di più nei prossimi consigli...
Angelo Sidoti

Consiglio comunale 15.04.13 - Intervento presidente del consiglio comunale Sabatini

Consiglio comunale del 15.04.13 - Intervento consigliere Biviano (PD)

"SABBIE NERE Di VULCANO" il consigliere Branca illustra in 4° commissione vari documenti e chiede risposte

Il consigliere provinciale Branca Massimiliano ha illustrato in 4° commissione diversi documenti, chiedendo da subito risposte al  governo regionale per mezzo della dirigenza provinciale. "Una ordinanza della Protezione Civile n. 2479/96 che individua la Provincia regionale di Messina come Ente Attuatore dei lavori di difesa costiera spiaggia Vulcano (Eolie) - Delibera di G.P. n. 2710 del 18/12/1997 conferisce incarico progettazione Ing. Pelle - Parere n. 02/2001 il DIRIGENTE DEL 4° dipartimento dott. Gitto approva il progetto di massima che a sua volta viene trasmesso all' Assessorato Territorio ed Ambiente - Assessorato Territorio ed Ambiente comunica con nota prot. n. 43125 del 12/07/2002 che il progetto RIENTRA tra gli interventi esclusi dalla procedura di valutazione d' impatto ambientale - Parere n. 23/2002 il Dirigente del 4° U.d. dott. architetto Gitto, vista la suddetta nota n. 43125 APPROVA IL PROGETTO ESECUTIVO che viene trasmesso all' assessorato Territorio ed Ambiente (PALERMO). Cosa è accaduto dal quel momento - chiede concludendo Branca - vista la possibilità dei fondi economici europei e visto il progetto esecutivo presentato all' assessorato a Palermo? Ed inoltre perche scegliere di finanziare Santa Margherita anzichè Vulcano vista la gravità già da decenni della spiaggia ?" Il consigliere Branca ha chiesto ed ottenuto la riconvocazione per lunedi mattino prossimo alle 11.00, della 4° commissione con la presenza dell' assessore al ramo del dirigente Gitto dell' ing. Pelle e di alcuni componenti del comitato "Salviamo le spiagge nere di Vulcano".

Lipari: Consiglio comunale 15.04.13 - Intervento consigliere Nunziatina D'Alia (UDC)

Consiglio comunale del 15.04.13. L'intervento (parziale) di Casilli (PDL)

Da domani in pagamento le indennità per i componenti i seggi elettorali

Da domani prossimo saranno in pagamento presso l'Unicredit di Lipari ai componenti i seggi elettorali (che non hanno chiesto l'accredito sul conto) le spettanze relative alle ultime politiche.
Si raccomanda di presentarsi con documento d'identità valido e codice fiscale.

Intervista a Fonti (Il Faro): "Sempre propositivo". E torna a chiedere attenzione su Pianoconte

Intervista a Lauria (UDC): "Giovani eoliani umiliati "

Lipari: Consiglio comunale 15.4.13 - L'intervento di Lo Cascio (SEL) dopo il giuramento

Lipari: Consiglio comunale del 15.4.13. Video insediamento di Lo Cascio e plauso all'operato di Iacolino

Si è tenuto il consiglio comunale di Lipari ve lo abbiamo proposto diretta in streaming grazie al Movimento 5stelle di Lipari

Si è riunito alle dieci il consiglio comunale di Lipai che, grazie agli amici del Movimento 5 stelle di Lipari, vi abbiamo proposto in diretta streaming. 
Chi si attendeva un consiglio fiamme e fuoco è rimasto deluso. In aula, oltre ai consiglieri comunali, vi era la nuova giunta al gran completo.
In apertura si è preso atto delle dimissioni del dottor Iacolino e della surroga con il consigliere Lo Cascio sempre di SEL.
Oltre al sindaco, a ringraziare Iacolino, e a dare il benvenuto a Lo Cascio sono intervenuti in diversi. Vi proporremo l'intera fase nel primo pomeriggio.
Il sindaco, poi, ha preso la parola per ringraziare i componenti la vecchia giunta (tra i banchi dei consiglieri siedevano gli ex assessori Lauria e Biviano).
Anche qui sono seguiti una serie di interventi. La maggior parte indirizzate alla figura del professor Cuccia. Particolarmente "pesante" è stato l'intervento di Lauria  il quale ha evidenziato che la scelta di un assessore all'esterno delle isole è un'offesa ai giovani eoliani.
Abbiamo ripreso anche tutta un'altra serie di interventi di consiglieri comunali (D'Alia, Biviano, Casilli, Sabatini ecc.) e realizzato due interviste con Lauria e Fonti.
Tutto questo materiale video ve lo proporremo nel pomeriggio.
Il consiglio poi ha affrontato il delicato tema dei  trasporti marittimi



Sistema di controllo di gestione negli Enti Locali e gli auguri a Sardella e Orto (Angelo Sidoti)

Oggi ho riletto l'art.194 del TUEL riferito al riconoscimento dei debiti fuori bilancio prolungando la mia lettura anche agli art.196-197-198 e 198bis riguardanti invece "il sistema di controllo di gestione negli Enti Locali".
Entrambi gli argomenti, il primo molto dibattuto sopratutto nell'ultimo consiglio comunale, sono estremamente delicati per l'Ente e, pertanto, chiedo al nuovo assessore al bilancio di verificare se insistono delle procedure interne che ne garantiscono la corretta applicazione delle norme sia nella forma che nella sostanza.
Sui debiti fuori bilancio ma sul contenzioso in generale resta ancora in sospeso:
1) la costituzione della commissione consiliare evidenziata come azione correttiva in fase di approvazione del rendiconto contabile
2) la verifica dei presupposti per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio in fase di presentazione in consiglio (argomento sollevato... la legge impone, vista la formale irregolarità, che ne sia ricostruita minuziosamente la genesi).
Pongo nello stesso tempo una domanda all'Assessore: Ma quali sono le conseguenze qualora il consiglio non provveda al riconoscimento del debito? Esistono dei casi mi sembra...
Ebbene sembrerebbe, che dell'obbligazione sorta in violazione della procedura prescritta dall'ordinamento contabile deve essere chiamato a rispondere in toto il soggetto che l'ha causata.
Andiamo al tema "il sistema di controllo di gestione negli Enti Locali". Invito l'Assessore a effettuare una ricerca su internet sul tema "referto del controllo di gestione".
 Per semplicità le riporto l'art. 198
Articolo 198
Referto del controllo di gestione.
1. La struttura operativa alla quale è assegnata la funzione del controllo di gestione fornisce le conclusioni del predetto controllo agli amministratori ai fini della verifica dello stato di attuazione degli obiettivi programmati ed ai responsabili dei servizi affinché questi ultimi abbiano gli elementi necessari per valutare l'andamento della gestione dei servizi di cui sono responsabili.
Le domando: esiste questa funzione di controllo di gestione nel comune di Lipari? Potrebbe pubblicare le risultanze del referto dallo stesso redatto ed inviato agli organi competenti? Dico "pubblicare" perchè molti Comuni pubblicano queste notizie sul sito istituzionale a differenza del nostro.
In ultimo, visto che mi si eccepisce di non aver commentato la nomina di Sardella quale assessore essendo mio cugino, rispondo cugini ne ho due in questa Giunta, uno e Giovanni e l'altro acquisito e proprio Gaetano Orto.
All'Assessore Sardella dico soltanto che nel ruolo che ricopre oggi deve dimostrare capacità di amministrare cosa ben diversa da fare volontariato per il decoro urbano. Infatti, anche in questa aerea sono tante le attività rimaste appese:
1) la videosorveglianza di cui da tempo non si hanno più notizie
2) la gestione del parcheggio Torrente Cappuccini
3) i problemi di viabilità e traffico stradale vedi ultimo incidente verificatosi in piena piazza a Canneto
4) la verifica del suolo pubblico
Inoltre, visto che adesso sei chiamato ad amministrare dai uno sguardo alle statistiche di assenze del personale "Sicurezza Municipale" nella sezione trasparenza sul sito dell'Ente (che poi di trasparenza c'è poco): Marzo 2013 n. 13 il 26,63% - Febbraio n.13 il 25,96% - Gennaio n.13 il 23,67%. Fai una verifica in quanto il tema sicurezza per la gente dell'arcipelago eoliano è argomento alquanto sensibile.
 Buon lavoro ad entrambi i cugini per non fare distinguo.
 Angelo Sidoti

BATTIATO RIVELA: “DIMISSIONI? LA DESTRA INFLUENZÒ GRASSO E QUESTI CROCETTA”

“Stento a crederci”, “inaccettabile”, “ci vuole una class action”, “una vergogna”, “orribile”: riproposte in sequenza le dichiarazioni di molte donne importanti, delle quale offriamo un piccolo “assaggio”, che porta la firma di Laura Boldrini, Daniela Santanché, Alessandra Mussolini, Giorgia Meloni e molte altre, fanno una grande impressione, se poste accanto alla frase che le ha provocate, inserita in un contesto molto articolato.
Possibile che la frase incriminata (queste “troie che si trovano in Parlamento“) seppellisca, seppure per un breve momento, la poesia, la musica, l’arte, la filosofia, la genialità di uno dei cantautori  italiani più amati di tutti i tempi, come Franco Battiato? Lo escludiamo nel modo più assoluto, ma da quando ha pronunciato il suo “verdetto”, riferito al passato e non al presente, Franco Battiato viene contesto dai talk show televisivi di maggiore ascolto ed è costretto a concedere con parsimonia la sua presenza.
Di buono c’è che di volta in volta, Franco Battiato riferisce con maggiore dettaglio l’incidente che ha provocato il “divorzio”, peraltro consensuale, da Rosario Crocetta, rivelando circostanze e contesto rimasti nell’ombra a causa della concitazione del momento e della voglia, da parte di Battiato, di rompere con questa storia e non parlarne più.
Il cantautore è passato da un silenzio totale al bisogno di raccontare ogni cosa, come fanno i siciliani avveduti, che non vogliono lasciarsi trasportare dalle onde dell’emotività, subendo gli inevitabili condizionamenti di sentimenti e umori dettati dagli eventi.
Ospite di Massimo Bernardini  a Tv-Talk, format “specializzato” nella interpretazione degli eventi televisivi, dei quali misura qualità, audience, pregi e difetti, il cantautore siciliano ha finalmente rivelato come e perché il presidente della Regione siciliana, seppure suo malgrado, ha deciso di privarsi di lui nella compagine di governo.
“E’ andata così”, ha esordito Battiato, “Rosario ha ricevuto una sollecitazione dal Presidente del Senato, il quale a sua volta l’aveva ricevuta dagli ambienti della destra siciliana che mal sopportavano la mia presenza”.
Per quale ragione? “Sono un uomo libero”, ha spiegato il cantautore, e dicevo quel che penso come ho fatto sempre, anche nella circostanza che ha causato il problema…”
E a questo punto, Battiato infila il bisturi nella piaga: “Mi esprimo così da sempre, non la penso sulle donne in maniera diversa da come penso sugli uomini: se si vendono per quattro soldi, il mio giudizio non cambia. Sono loro che danneggiano la politica italiana….”
Quanto all’accusa di misogenia, che il conduttore di Tv-Talk ha ricordato come la colpa addebitata a Battiato, osservando con rammarico che questa accusa sia venuta da donne intelligenti, cadute in trappola, Battiato ha richiamato una dichiarazione di Nichi Vendola, per sostenere le sue ragioni. “Nichi perde colpi”, ha detto, “per me non c’è alcuna differenza fra uomini e donne. Credo nella reincarnazione, chi è uomo può rinascere donna o viceversa. O rinascere animale… Accusarmi di misogenia non ha senso. Ho sentito opinione di donne importanti che hanno detto la loro senza avere sentito le mie parole, visto o letto alcunché. L’hanno fatto per sentirsi nel branco. Vigliaccheria congenita”.
Di fronte all’obiezione principale – avrebbe dovuto essere più accorto, da rappresentante delle istituzioni – Franco battiato ha sostenuto che il far parte del governo non avrebbe dovuto né potuto modificare il suo modo di vedere le cose, né fargli cambiare in alcun modo idea. “Se avessero ascoltato il contesto, molti di quelle che hanno condannato si sarebbero ricredute. A Bruxelles ho incontrato i giornalisti e parlato per un’ora e un quarto, ottenendo un consenso entusiastico da parte di coloro che avevano già manifestato l’intenzione di investire i loro soldi in Sicilia e promuovere la mia terra, poi ci sono state alcune domande. Ad una di esse ho risposte, manifestando, con le mie parole di sempre, come la penso sul troiaio del Parlamento. Niente, rispetto a tutto il resto. Non aspettavano altro, per togliere di mezzo un essere libero…”.
E’ stato ingenuo usare lo stesso registro da assessore regionale? “Nemmeno per idea, c’è stata cattiveria, le mie parole sono state strumerntalizzate, si è ricorso al solito trucco per eliminare l’avversario…”
Il conduttore, Massimo, gli ha fatto ricordare che Il Fatto quotidiano ha lanciato un appello per ottenere il perdono e tornare alla Regione siciliana. Battiato ha fatto spallicce, ha sorriso, ed ha manifestato qualche perplessità per la richiesta di perdono, pur apprezzando le generose motivazioni dell’iniziativa.
“Non sono contro la prostituzione”, ha detto, tranchant. Senza intenzione di farsi perdonare.

Partylandia augura Buon Compleanno a Vanessa Acquaro

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a 
Vanessa Acquaro che oggi compie 3 anni

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)


15 aprile 1884
L’interdetto al Cimitero

Nella lunga serie dei Vescovi di Lipari si trovano alcuni personaggi estremamente impopolari, specie quando con decisioni o provvedimenti discutibili o addirittura errati fecero sentire la loro voce, che fu messa rapidamente a tacere, come nel caso dell’intervento di Mons. Mariano Palermo (vescovo di Lipari  tra il 1881 ed il 1888) il quale protestò a tutto fiato e fulminò interdetto sul Camposanto e sulla Chiesa dei Cappuccini di Lipari perché – secondo lui – era stata violata la sacralità di quel Cimitero per essere stata ivi tumulata la salma di una giovane signora inglese, protestante, deceduta a Vulcano il qualche giorno prima Costance Emily Daughter, sposata ad A. E. Narlian (ingegnere e direttore dei lavori dell’industria estrattiva dello zolfo a Vulcano di proprietà degli Stevenson).

Il sindaco di Lipari Emanuele Rossi (18 aprile 1824, 27 maggio 1890, primo cittadino dal maggio 1882 al settembre 1885) non tenne in alcun conto il disumano divieto del vescovo Mons. Palermo e senza discutere ordinò che quella sepoltura non venisse rimossa.
La decisione del Vescovo, come nei precedenti casi, provocò a Lipari violente polemiche e divisioni all’interno della comunità, tuttavia, in questo caso, la bilancia pendeva tutta dalla parte dell’Amministrazione Comunale alla luce della rigida ed intransigente posizione del prelato.

L’interdetto sulla Chiesa e sul Cimitero di Lipari – incredibile a dirsi – durò dal 15 aprile 1884 al 24 aprile 1888, con tutte le conseguenze che ne derivarono. Nell’interdetto tra l’altro si legge:
… i parenti di chi morrà nel bacio del Signore, potranno, se loro piace, ordinare il funerale per il defunto in altra chiesa, facendo ivi, se credono, trasportare il cadavere, il quale dopo la messa di requie sarebbe riportato all’ultima dimora destinata da questo Municipio.
Dalla Chiesa, ove si è celebrato il funerale, sino al già Camposanto il cadavere non sarà accompagnato da alcun sacerdote.
I morti, che direttamente dalla loro abitazione saranno trasportati al cimitero, potranno, a richiesta dei parenti, essere accompagnati dai Sacri Ministri, ma questi si ritireranno appena giunti ad una manchevole distanza dal detto Cimitero.
I Reverendi Sacerdoti, siano Secolari o Regolari, i quali contravverranno a questa Nostra Ordinazione, oltre alle pene fulminate dai Sacri Canoni in simili casi, resteranno “ipso facto” sospesi “a divinis” per quel tempo che Noi crederemo opportuno.”

Si attese la partenza dell’insensibile vescovo Palermo per “sanare” la questione.
Il 24 maggio 1888, il vicario generale della Diocesi, Tommaso Paino, pubblicava la riconciliazione del Cimitero:
Il nostro eccellentissimo Amministratore Apostolico, Mons. Mariano Palermo, già Vescovo di Lipari, era ora di Piazza Armerina, annuendo alle nostre insistenze e da noi informato che già nel Camposanto con apposita cancellata di  ferro e ingresso dalla parte di tramontata si è già segregato il sepolcro della detta Mrs. Narlian, comprendendosi oltre  due cuccette superiori ed una inferiore della detta Narlian, oltre ad una zona di terreno da servire per le urne e il terreno segregato ove seppellire gli acattolici, con Decreto del 18 corr, degnavasi ritirare l’interdetto dal Camposanto, e con questo il precetto sotto pena di sospensione a divinis ai Sacerdoti di accompagnare i cadaveri nei suoi limiti, di celebrare i funerali e i Sacri Riti nella Chiesa dei Padri Cappuccini..

Il sindaco Emanuele Rossi chiuse la propria esperienza di primo cittadino il 28 settembre 1885. In consiglio comunale presentarono le dimissioni il Sindaco e l’intera Giunta Municipale. Le motivazioni: “Il governo non avendo voluto accordare, per le nostre Isole i provvedimenti sanitari atti a scongiurare l’invasione colerica, giustamente chiesti replicatamente.” Il consiglio accolse le dimissioni del Sindaco e riconfermò l’intera Giunta. Erano assessori, Giuseppe La Rosa, Gaetano De Pasquale, Ferdinando Paino, Ambrogio Picone, Giuseppe Palamara. La Giunta venne presieduta dall’assessore anziano, Giuseppe La Rosa.
Emanuele Rossi muore a Lipari il 27 maggio 1890. Il consiglio Comunale si riunì il 31 maggio 1890 per onorare la memoria dell’ex sindaco. Il presidente presenta al consiglio la deliberazione d’urgenza della Giunta Municipale, nella quale la detta Giunta ha deliberato che i funerali al compianto cittadino Emanuele Rossi si fossero fatti a cura e spese del Municipio. Il consigliere Maggiore Ferdinando chiesta la parola, commemora le virtù del defunto sig. Rossi, cittadino probo, mente elevata, carattere integro, ottimo amministratore e di cui il Paese ne piange la perdita. Ricorda lo zelo e l’abnegazione del sig. Rossi nell’epoca in cui copriva la carica di Sindaco di questo Comune e quanto egli ha lavorato per il miglioramento delle condizioni del Municipio. Benedice la memoria dell’estinto di cui Lipari ha fatto una irreparabile perdita.  Diversi gli interventi successivi ma tutti dello stesso tenore. 

domenica 14 aprile 2013

Turisti in difficoltà sul Monte Pelato. I sentieri "scomparsi" e la segnaletica che non c'è

Oggi nel primo pomeriggio, nel terrazzo della mia casa di Lami, mi sono visto arrivare una turista francese che era scesa avventurosamente dal costone di Monte Pelato, che sta alle spalle della mia casa. Era tutta graffiata dai rovi e particolarmente stanca. 
In questa discesa aveva smarrito una coppia di amici che poco dopo abbiamo trovato; nella intraprendente discesa avevano imboccato un altro canalone e la signora che parlava bene l’italiano mi ha detto che era scivolata anche in un dirupo, ma grazie all’aiuto di suo marito era riuscita a risalire. 
Insomma una brutta esperienza per questi tre francesi, dove c’è mancato poco che dovevano intervenire i vigili del fuoco. 
Li ho fatti riposare all’ombra del mio terrazzo e mentre mi raccontavano dell’accaduto ho offerto loro acqua, dolce, un bicchierino di mandarinetto e un caffè. Mi hanno detto che  stavano cercando di andare in un punto panoramico chiamato “cavallo arena” da dove si  vedono le colate  di pomice e rocche rosse. Sicuramente pensavano di imboccare il sentiero, ormai scomparso, che porta a monte pelato e poi scendendo dal versante ovest  porta dritti a “cavallo arena”; mi hanno mostrato delle carte scaricate da internet  dove era descritto il percorso, erano stanchi sfiniti oltre a essere delusi  e rammaricati di non aver potuto raggiungere la meta prefissata .
Mi hanno chiesto del perché non c‘erano indicazioni e segnalazioni e di come mai tutto il sentiero risulta essere in abbandono. Sinceramente per me che sono nato e vivo in questi posti,  e conoscendo sicuramente il perché, mi veniva veramente difficile spiegarlo, poi improvvisamente mi è venuta una risposta e ho detto che se gli italiani fossero stati ancora più convinti nel voler far continuare a governare Berlusconi, questi e altri problemi sarebbero risolti. Le risate sono partite a raffica, così sono riuscito a fargli risollevare il morale. 
A questo punto malgrado la brutta esperienza dei tre turisti è il caso proprio dire “meno male che Silvio c’è”.
 Lipari 14/04/13
                                                               Salvatore Agrip.

Sconfitte le ragazze eoliane del calcio a 5. In terza categoria il Filicudi vede i play-off

Sconfitta casalinga per le ragazze della Ludica Lipari di calcio a 5 sono state superate per 4 a 1 dall'A.S.D. Atene. La rete eoliana porta la firma di Guarnuto.
Nel campionato maschile di calcio di terza categoria il Malfa ha battuto nel derby l'Eoliana per 4 a 1. 
Pari casalingo per 1 a 1 per lo Scirocco Stromboli che ha affrontato l'Arcigrazia.
Il Filicudi che ha battuto per 3 a 1 il Duilia è sempre più vicino ai play off per la promozione

Oggi a Lipari processione dell'Annunziata (foto e video)











Si è tenutan quest'oggi nel borgo omonimo di Lipari la Processione della Madonna dell'Annunziata.
Il simulacro della Santa è stato portato in processione dalla Chiesa lungo lo stradale sino all'incrocio con la strada che arriva da Lipari centro. In attesa un nutrito gruppo di giovani e pellegrini guidato da Don Gaetano Sardella.
Giunta al bivio la Processione è poi risalita verso la chiesa omonima.
La Processione si sarebbe dovuta tenere nel periodo coincidente con la Quaresima ma- come è risaputo- questo non è possibile.
In mattinata era stato presentato l'opuscolo del professor Iacolino.

Vi proponiamo alcune foto e due sequenze video:



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Lipari. Presentato l'opuscolo del prof. Iacolino "La chiesa dell'Annunziata a Lipari e il segreto delle sue origini"

Questa mattina nell'ambito della celebrazione dell'Annunziata si è tenuta nella chiesetta della frazione omonima la presentazione dell'opuscolo di Giuseppe Iacolino "La chiesa dell’Annunziata di Lipari e il segreto delle sue origini”.
Dopo il saluto del coparroco don Lio Raffaele ha introdotto i lavori il dott. Michele Giacomantonio che ha curato la pubblicazione dell'opuscolo.
Questo nuovo contributo alla storia delle Eolie del 94 enne storico nasce da alcune righe contenute del manoscritto dell'800 di autore ignoto di proprietà della famiglia Mancuso in cui si dice che la chiesetta dell'Annunziata voluta dal Vescovo Cancellieri nel 1575 era prima un tempio giudaico cioè una sinagoga. 
Infatti, un centinaio di anni prima nell'arcipelago si era insediata una piccola colonia di ebrei provenienti da Mazara del Vallo formata per lo più di pescatori di corallo.
La notizia che lo storico aveva dovuto aver letto diverse altre volte, in questa circostanza creò in lui un interesse nuovo che lo spinse a rivisitare la chiesetta scoprendone altri segni, aiutato in questo da una ricerca dello studente Luciano Mandarano impegnato negli studi d’ingegneria civile presso l'Universita' di Messina.
Dopo l’eccellente introduzione del dott. Michele Giacomantonio è stato lo stesso professore Giuseppe Iacolino a prendere la parola, e con il suo consueto stile e modo di spiegare, che tutti affascina, ha approfondito il significato della sua ricerca e ha sottolineato come e perché i Vescovi che avevano consentito il riutilizzo della sinagoga in chiesa cristiana avessero cercato di occultare e fare dimenticare la provenienza.
Malgrado questi sforzi sono rimasti nella struttura alcuni segni - un portale, alcune colonne, la cornice in pietra di una porta - a ricordare la primitiva provenienza.
Infine il pregevole storico Eoliano ha sottolineato come il nome dell'Annunziata abbia voluto indicare la fase storica nuova che l'annunzio dell'arcangelo Gabriele a Maria ha aperto nella storia passando dal Vecchio al Nuovo Testamento.
Infine Luciano Mandarano ha illustrato la sua ricerca convergente con la tesi del prof. Giuseppe Iacolino corredata da numerose fotografie delle quali solo una piccola parte ha potuto essere utilizzata nel l'opuscolo.
Lodevole il lavoro, sin qui svolto da don Lio Raffaele e ci si augura che questa realizzazione culturale possa essere da stimolo per iniziative analoghe che tanto servono alla nostra comunità.
Saverio Merlino

Assessori e company. La precisazione di Ugo Bertè

In merito alla mia nota di ieri sabato 13.04, volevo precisare che l'avv. Vincenzo La Cava ha cortesemente declinato la proposta assessoriale condivisa dal Sindaco per una questione etica,un impegno a tempo pieno in questo periodo avrebbe seriamente compromesso la sua attività professionale, la serietà va riconosciuta e ringrazio Vincenzo per il contributo fin qui apportato.
Ugo Bertè (Art.1)

MESSINA- Precipita dalla rampa della "Marittima" è grave

La donna, alla guida della sua Fiat Panda aveva acquistato il biglietto agli sportelli Fs della stazione marittima e si stava dirigendo verso la nave traghetto Scilla per l’imbarco. La partenza era prevista per le 10.20. Percorrendo lo scivolo che conduce all’invasatura numero 5, probabilmente abbagliata dal sole, ha sbagliato ad impostare una curva. Le ruote anteriore e posteriore destra sono forse finite al di la della sede stradale incastrandosi. Forse c’è stato anche un tentativo di riportare l’auto in carreggiata quando ad un certo punto il guard rail non ha retto facendo precipitare rovinosamente l’auto nel piazzale sottostante della stazione marittima. Per estrarre la conducente dall’abitacolo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare il tetto dell’auto. Un impatto violentissimo sul terreno tale da far anche aprire l’air bag dell’auto. Violento anche il colpo incassato dalla donna che non ha potuto fare nulla dal suo posto di guida. Un volo di 6 metri circa:  ma è stato il modo in cui il mezzo ha impattato con il terreno a provocare i danni alla conducente. La Panda, infatti sembrerebbe essersi capovolta durante il volo. Sono evidenti le macchie di sangue nella parte interna del tetto.    La barriera protettiva ora è al vaglio degli inquirenti che si sono recati sul posto dove è anche giunto il magistrato di turno. Ci sono riserve sulla sua stabilità. Saranno gli approfondimenti tecnici a stabilire le cause del cedimento.  

Editoriale. Politica liparese in fermento. Si incontrano anche il "diavolo" e "l'acqua santa"

Grande "fermento" e grandi "manovre" nella politica liparese. L'autosospensione dal direttivo UDC di Lauria e Profilio (consiglieri comunali) e di Aldo (assessore proposto) danno già l'idea di cosa potrà riservare l'immediato futuro.
Se per immediato si può individuare già il consiglio comunale di domani è presto per dirlo ma...
Intanto a dimostrazione come in politica possa accadere tutto e il contrario di tutto vi segnaliamo un incontro tenutosi qualche giorno fa a Vulcano. Incontro dove si sono ritrovati due personaggi presenti al comune di Lipari nella scorsa legislatura.  Non facciamo nomi...non certo per paura di smentite ma perchè con la definizione che daremo i nostri lettori saranno in grado di capire di cosa e di chi stiamo parlando.
L'incontro, in questione, ha visto quali protagonisti due personaggi che, metaforicamente, per  i rapporti che hanno avuto o non avuto nella passata legislatura possono essere tranquillamente definiti "Il diavolo" e "l'acqua Santa".
Salvatore Sarpi

QUIRINALE, ANNA FINOCCHIARO IN POLE: SEGUE PIERO GRASSO

La rosa dei candidati al Quirinale subisce ogni giorno modifiche: la metafora di un albergo ad ore dove si entra e si esce attraverso una porta girevole. Gli ospiti ricevono grandi attenzioni dai media e, talvolta, anche esami accurati con tanto di pagella e voto finale. Marco Travaglio e il suo giornale, IlFatto quotidiano, hanno realizzato il ventaglio degli indesiderabili con l’auspicio di rendere più agevole la salita al Colle di colui il quale gode della loro fiducia. Così, senza volerlo magari, hanno finito con il costruire una specie di Colonna infame, certo riveduta e corretta, nella quale gli (incolpevoli) iscritti devono rispondere del loro potenzialepapabilato. I fustigatori della morale pubblica cadono nelle trappole che essi stessi si costruiscono con impareggiabile maestria.
Le aree di parcheggio nell’albergo ad ore sono almeno quattro: la rosa della società civile, a sua volta divisa in outsider e candidati veri; la rosa dei politici puri, eleggibili al primo colpo grazie ad una convergenza fra due dei tre schieramenti, a sua volta divisa fra candidati graditi al Pdl-Pd, e candidati graditi al Pd-M5S (molto improbabile); la rosa dei candidati al quarto scrutinio quando bastano i voti delcentrosinistra con Scelta civica e Lega Nord; quarta e ultima rosa, i candidati a sorpresa, da iscrivere nei libri di storia, anch’essi da quarto scrutinio, preferiti dai democratici e dai grillini, che cambierebbero il corso degli eventi, mandando in pensione (e non in prigione), come suggerisce Matteo Renzi, Silvio Berlusconi.
La Regione più rappresentata, a quanto pare, nella cerchia degli aventi diritto ad una candidatura “vera”, è la Sicilia, perché dispone di due nomi – Piero Grasso e Anna Finocchiaro – che costituiscono la riserva indiana del Partito democratico, potendo soddisfare sia la domanda di società civile cara ai movimentisti, sia la domanda della politica affidabile e autorevole.
Piero Grasso ha detto che ogni qualvolta si fa il suo nome si tura le orecchie. Anna Finocchiaro ha smesso di dire qualcosa da tempo: ha più estimatori al di là dello Stretto che al di qua. Piero Grasso appartiene alla rosa dei candidati da quarto scrutinio, ma non è detto. Fosse Marco Travaglio ad assegnargli la stanza nell’albergo ad ore, entrerebbe anche nella prima rosa, quella del primo colpo, per via delle sue presunte concessioni a Silvio Berlusconi (Grasso è stato inserito a pieno titolo nella lista degli indesiderabili da Travaglio). In realtà è candidato da quarto scrutinio. Le sue chance sono buone, ma non alte. Al contrario di Anna Finocchiaro, una toga anche lei, che è stata sempre la candidata tenuta in serbo da Pierluigi Bersani, e sbandierata ai quattro venti, a fin di bene però, da Roberto Maroni, che per lei ha deciso di spendersi open air, al punto da ventilare una totale autonomia rispetto al Pdl e alle volontà del Cavaliere, che avrebbe un debole per Giuliano AmatoMassimo D’Alema e Luciano Violante, candidati tutti e tre, accettati ed accettabili per il centrodestra (e per ciò, in qualche modo bruciacchiati, se non bruciati del tutto).
Anna Finocchiaro può essere eletta al primo scrutinio, difficilmente al quarto, perché su di lei non potrebbero confluire i consensi stellati per via della sua longevità parlamentare. A suo favore, inoltre, gioca la domanda di una donna al Colle, che ha mandato in orbita Emma Bonino nel novero delle papabili.
Restando in campo femminile, si fanno anche i nomi delle ministre Severino e Cancellieri e della giornalista “d’assalto”, Gabanelli, amatissima dai movimentisti, ma sprovvista di pedegree istituzionale. In campo maschile le chance maggiori vengono attribuite a Luciano Violante, Romano Prodi, Franco Marini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebesky. Violante è un candidato da primo scrutinio, insieme a Franco Marini, gli altri da quarto scrutinio.