Si fermano da domani le società che nelle isole di Lipari, Vulcano e Stromboli svolgono per conto dell'ATO, in via provvisoria e in attesa dell'affidamento della gara, il servizio RSU, ivi compresa la raccolta differenziata partita, con risultati più che soddisfacenti, da un mese. Contestualmente i lavoratori del settore manifesteranno al comune di Lipari.
Da domani, quindi, rifiuti in mostra nei cassonetti e strade non spazzate. Sicuramente non una immagine positiva per i turisti che ancora affollano queste isole e, considerando il caldo di questi giorni, con i conseguenti rischi di carattere igienico-sanitario. Uno stop preannunciato e, ad onor del vero, inevitabile considerando che, dopo lo stop ai pagamenti disposto dall'assessore Giulio China per presunte irregolarità nel servizio, nonostante le successive promesse di delibere di pagamento già pronte ma bloccate da problemi tecnici, le casse delle società restano vuote, i lavoratori senza stipendio e gli impegni e l'esposizione delle stesse società con le banche sempre più pressanti. Una misura sicuramente colma anche in considerazione del fatto che, le ditte in questione, si sono trovate coinvolte in piena stagione estiva in un servizio che era già stato affidato in via provvisoria ad altri(affidamento poi rientrato a seguito di una nota del prefetto di Catania), ad operare a condizioni economiche da tempo ritenute insufficienti e con l'ulteriore peso della raccolta differenziata. In più ad aggravare la situazione complessiva ci si mette il fatto che per quanto riguarda il servizio di trasferimento rifiuti dalle Eolie alla discarica di Mazzarrà S. Andrea non viene erogato un euro da 8 mesi, con palleggiamenti vari di responsabilità. A far recedere le ditte dall'attuare il preannunciato stop ci ha provato anche il prefetto Francesco Alecci che, consapevole della gravità della situazione, oltre a sollecitare l'amministrazione Bruno per gli atti di sua competenza, ha chiesto “l'ennesimo sacrificio e gesto di buona volontà”.