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venerdì 15 maggio 2009

Tirrenia: Per l'USCLAC/UNCDIM "tavolo tecnico inadeguato"

COMUNICATO STAMPA
L’incontro avuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la partecipazione del Ministro Matteoli e dei vertici nazionali delle OO.SS. FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL MARE – FEDERMAR CISAL, a giudizio non solo nostro, è stato certamente importante ma tardivo (la precedente risale al 18 settembre 2008) ed ha avuto esclusivamente il senso di verificare la inadeguatezza del tavolo di trattativa. Occorre, infatti, investire della vertenza direttamente Palazzo Chigi per affrontare le tematiche con il Governo nella Sua interezza. A nessuno può sfuggire che ogni decisione avrà delle ripercussioni sulla mobilità dei cittadini, sulle economie delle Isole Minori, sull’occupazione del comparto e dell’indotto, sulla capacità reddituale dei lavoratori interessati e degli abitanti delle Isole Minori. Le popolazioni più interessate alla vertenza sono essenzialmente quelle dell’Italia meridionale ed insulare già colpite dalla endemica insufficienza di occasioni di lavoro. Il Ministro non ha saputo dare valide motivazioni circa la necessità della corsa alla privatizzazione, in un momento di recessione globale dell’economia reale in cui altri Stati della U.E. ottengono deroghe a processi simili. Non vale dire che tale percorso è previsto dalla Finanziaria del 2007 (Governo Prodi) poiché una norma può essere variata da una seguente che tratta lo stesso argomento. Il valore del Gruppo Tirrenia di Navigazione è per lo stato di crisi che stiamo vivendo. Privatizzare in tale momento è anche economicamente non conveniente per lo stesso Governo poiché ha il significato di una svendita. Ed ancora vorremmo capire come, pur sapendo della crisi Tirrenia, alcune Regioni finanziano i cosiddetti servizi complementari per una spesa superiore rispetto quelli essenziali. Ha il significato che non intendono assumersi responsabilità in merito ? Ci auguriamo che sia solo un nostro dubbio infondato anche se assistiamo ad una grossa incongruenza nella Regione Sicilia che appalta servizi complementari per 81 milioni di Euro nel mente Siremar per i servizi essenziali alla continuità territoriale ha preventivato una necessità economica di solo 70 milioni di euro. Ed infine, gli ammortizzatori sociali recentemente introdotti per i dipendenti Tirrenia hanno senso per i dipendenti effettivi del Gruppo ma non certamente per i precari che, oggi, sono circa il 70%. Questi sono i motivi per cui la pressante richiesta di tutte le componenti sindacali a volere entrare nel merito della privatizzazione ed, ancora prima, del piano industriale che deve essere presupposto del relativo bando. Questi sono i motivi per cui il tavolo tecnico che si avrà con la convocazione del 21 maggio 2009, oltre la presenza dei rappresentanti delle Regioni interessate, dovrà prevedere quantomeno i Ministri della Programmazione Industriale, dell’Economia, del Lavoro e dei Rapporti con la U.E., diversamente risulterà nuovamente inadeguato e non potrà partorire alcuna definizione accettabile della vertenza con conseguenze prevedibili ma che preferiamo non immaginare.
USCLAC/UNCDIM
Il Presidente(A. Nobile)