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giovedì 14 maggio 2009

"Non le do corda....continuo a sperare e scommettere nel futuro delle nostre isole" di MIMMO ZIINO

Mi vedo purtroppo costretto ad approfittare della ospitalità di questo giornale online e della pazienza dei lettori, per il ruolo “istituzionale” che, purtroppo, la Signora Rosaria Corda ricopre.
Quanti hanno avuto modo di leggere la mia lettera di “doglianze” sullo stato di abbandono di Marinacorta, e non solo, hanno sicuramente inteso che il mio era un disperato sfogo per cercare di smuovere la “sensibilità” dei nostri amministratori e scuotere dal torpore, nel quale sembrano caduti, i tanti operatori della zona, nell’intento di dare a questo sfortunato paese la possibilità di darsi una mossa affrontando e portando a soluzione una serie di problemi, a cominciare da quelli più semplici e meno dispendiosi ma di sicura utilità per i nostri visitatori.
Fare un minimo di accoglienza non è sicuramente l’unico dei problemi, e che riguardi solo Marinacorta. Il sottoscritto ha esposto quelli, perché lì, in quel bistrattato posto nel quale si trova ad operare, ne subisce le conseguenze. Ma basta andare in giro per il nostro arcipelago, Sottomonastero, per esempio. Il tanto sbandierato scalo che avrebbe migliorato l’organizzazione portuale liparota.
Ma ne abbiamo occhi? Ma ne abbiamo cuore? O tutto si deve solo e sempre portare sulla sterile, inutile, inconcludente e defatigante polemica, se non addirittura ricorrendo agli insulti gratuiti preferiti dalla portavoce del Sindaco di Lipari?
Non voglio accogliere la sfida della signora portavoce, non le do corda, perché su quel terreno lei risulterebbe sicuramente vincente, tanto è brava. Con la polemica non si costruisce niente, anche se purtroppo rende un’idea di quale volontà questa gente sia animata.
Il sottoscritto, nonostante tutto, continua a sperare e scommettere nel futuro delle nostre isole. Sarò il primo ad applaudire gli amministratori che dimostreranno di saperlo fare nell’interesse di tutti, compresi quelli attuali. Ma se così non è, spero solo che quanti subiscono questo stato di cose trovino il coraggio, la forza e la capacità di indignarsi e di lottare per cambiarle, prima che sia troppo tardi per tutti.
Mimmo Ziino