Caro Direttore,
mi fa piacere leggere, in questi giorni, i sentiti complimenti per i comandanti delle navi che non si sono nascosti dietro il dito (molto stretto) delle previsioni meteomarine, ma che hanno saputo affrontare il mare con la professionalita' che dovrebbe distinguere ogni professionista, quando e' chiamato ad offrire le sue prestazioni.
Non solo di coraggio, quindi, si tratta, ma di onesta' e di altruismo, doti che purtroppo sembrano venir meno in tutte le attivita' lavorative, sia nel pubblico che nel privato.
I comandanti Russo e Longo hanno, ancora una volta, dimostrato, a differenza di altri, che con questi mezzi e nelle vecchie banchine, se si vuole, si puo' fare operazione, anche se con qualche difficolta'.
E sono proprio queste le situazioni che fanno la differenza fra chi professionista lo e' sulla carta e chi conduce, quando e' possibile, la nave in porto!
Per inciso: intorno alle ore 13,30 e' partito da Reggio Calabria l'aliscafo Usticalines diretto a Lipari, effettuando una traversata tranquillissima; nello stesso arco di tempo, quelli Siremar, due aliscafi, da Milazzo a Lipari, tratta molto piu' breve e meno impegnativa, sono rimasti fermi in porto: previsioni avverse o professionalita'........ ?
Gianni Iacolino