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sabato 13 febbraio 2010

Lipari: Vertice di maggioranza. Il MPA (Movimento per l'Autonomia) punta i piedi. Più fuori che dentro?

Più spine che rose, una richiesta di azzeramento della giunta(Forza Italia), una forte riconferma dei propri assessori (AN) e un preciso "out-out" da parte dell'MPA all'amministrazione di Mariano Bruno: "O ci viene riconosciuto quello che chiediamo da mesi o siamo pronti ad uscire fuori dalla giunta e dalla maggioranza".
Insomma, per il momento, tra Bruno e i seguaci di Lombardo si respira un'aria da "separati in casa".
Questo, in sintesi, quanto è emerso dalla riunione tenutasi ieri nella stanza del sindaco di Lipari e che doveva avere come obiettivo la predisposizione di tutta una serie di iniziative di "parte finale della legislatura" e nelle intenzioni del gruppo "Forza Italia" anche un azzeramento della giunta municipale.
Ma cerchiamo di spiegare cosa è accaduto o perlomeno cosa è trapelato.
All'incontro avrebbero dovuto partecipare i capigruppo consiliari, i delegati di ogni partito rappresentato in giunta, oltre, ovviamente, al primo cittadino.
Per certi versi il numero si è dilatato. Erano infatti presenti, oltre al dottor Bruno, il capogruppo Lelio Finocchiaro e i consiglieri Antonio Casilli e Fabrizio Famularo (Forza Italia), Alfredo Biancheri (MPA), Roberto Materia, il capogruppo Gianfranco Guarino e per via dell'incarico istituzionale che ricopre il presidente del consiglio Pino Longo (AN).
Non invitati i rappresentanti del "Faro" che all'inizio di questa legislatura facevano parte di questa maggioranza e che, subito dopo le dimissioni di Maggiore, si diceva potessero esprimere un loro assessore (Fonti G.)
Ad aprire le "danze" è stato il capogruppo di Forza Italia che ha ribadito quello che aveva già annunciato da tempo. Ovvero un azzeramento della giunta e la predisposizione di un programma intensivo da qui alla fine della legislatura. Azzeramento che sarebbe stato giustificato dalla presenza in giunta di un assessore (China) spesso critico nei confronti dell'amministrazione, di un altro assessore (Sparacino) sfiduciato dal suo partito, di un assessore (Ferlazzo) che era l'espressione del Faro e di un assessore dimissionario (Maggiore) e non sostituito. Finocchiaro avrebbe chiesto anche l'azzeramento dei posti di sottogoverno (leggasi società) e un maggiore coinvolgimento dei consiglieri comunali.
Un'ampia disamina su cosa si è fatto, su cosa si dovrebbe fare e sulla necessità di formulare un crono-programma delle iniziative da porre in essere, da qui in avanti, è stata effettuata per An dal dott. Roberto Materia. Questi, comunque, fatto salvo il diritto per gli altri componenti la coalizione di cambiare i propri assessori, ha sottolineato per l'ennesima volta che gli assessori di AN non si toccano poichè "siamo soddisfatti di come hanno operato sino ad oggi".
Il dottore Alfredo Biancheri (MPA), intervenuto alla riunione con il pieno mandato del movimento che ha ritenuto non fosse per questo necessaria la presenza del capogruppo, avrebbe evidenziato che il suo partito si trova in una posizione di stand-by rispetto alla giunta Bruno e all'intera maggioranza.
Forse, aggiungiamo noi, se non dovessero rispettate le richieste, più fuori che dentro.
Tale posizione sarebbe stata spiegata dal dottore Biancheri per l'inottemperanza del sindaco a specifiche richieste. Ovvero: la decisione di mantenere in giunta un assessore sfiduciato (Sparacino) e nella quale l 'MPA liparese non si riconosce più; l'ostinazione a non volere concedere la presenza di un rappresentante del movimento all'interno dell'ATO.
Biancheri ha, ovviamente, difeso a spada tratta l'operato dell'assessore Giulio China.
Da questo sunto si capisce perchè dalla riunione sono venute fuori "più spine che rose" e come la giunta Bruno non navighi certo in buone acque. Con i numeri già "ristretti" in consiglio comunale, una eventuale defezione dell'MPA non servirebbe certo a rendere stabile la navigazione (già instabile) di questa navicella.
E' per questo che alla luce di ciò che il sindaco Bruno, al di là del piano operativo che dovrà portare alla fine della legislatura, dovrà guardarsi attorno, dando risposte precise a richieste precise e alle legittime aspettative dei cittadini.