Caro Salvatore,
leggo sul tuo blog, comunicato a firma “ex dipendenti della pomice”, ai quali, essendo uno dei promotori della nuova televisione locale, rispondo velocemente non avendo tempo per le polemiche strumentali.
L’appello che ho diffuso PERSONALMENTE tra i commercianti e che ho pubblicato sul sito da me diretto, reca dei numeri di telefono utili a chi volesse saperne di più.
Mi sorprende che gli ex lavoratori della pomice abbiano la forza di far pubblicare notizie frutto del “così si dice in giro” senza aver fatto, gli stessi, una telefonata di verifica ai numeri pubblicati. Ma capisco che la curiosità è tanta e che c’è chi si adopera, in un’isola sempre più bombardata dall’odio, per distruggere ogni iniziativa sul nascere.
La questione è di una semplicità, e di una trasparenza, assoluta:
Il proprietario di Teleisole ha dato in GESTIONE un’emittente senza apparecchiature (fatta eccezione per gli impianti di alta frequenza) e quindi da rimettere in piedi con tanti sacrifici, ai signori: Peppe Paino, Felice Lopes, Bartolo Bonfante, Giovanni Lo Ricco i quali possono contare sul sostegno di amici come Michele Fusco, Franco Campisi e di D’Ambra…Franco, “Figlio d’oro”.
La televisione, non avendo come avviene altrove, politici di riferimento alle spalle, potrà riprendere vita, nella fase iniziale, soltanto con i proventi di pubblicità a costi contenuti in attesa di poter rendere partecipi ad un progetto di azionariato popolare tutti i cittadini che lo ritenessero opportuno.
Questa è la verità: un’ avventura che intendiamo percorrere con la massima determinazione per riportare nella case degli eoliani un prezioso servizio che si autofinanzi e che possa offrire, come avveniva in passato, vari posti di lavoro.
Scusate se è poco.
Con affetto
Peppe Paino
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