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giovedì 7 aprile 2011

IL P.R.G. : la vittoria di Pirro. di Aldo Natoli


Questa mattina io e un illustre ingegnere, mentre cercavamo di dare una spiegazione all’incomprensibile silenzio del Sindaco del Comune sulle decisioni del CRU in merito al tanto atteso Piano Regolatore Generale, ci chiedevamo come il Servizio Urbanistica possa da Lunedì su disposizione del Dirigente De Vita  approntare le controdeduzioni alla decisione del CRU  senza sentire le opinioni delle Associazioni professionali, degli Imprenditori Edili e soprattutto dei cittadini. Uno strumento di pianificazione territoriale e di sviluppo economico si può concepire soltanto con il confronto con quanti operano nel settore e con la partecipazione dei cittadini. Ci chiedevamo anche perché il Comune non ha ancora informato tutti coloro che hanno presentato a suo tempo delle osservazioni all’adozione del P.R.G. sull’esito avuto. Come può un cittadino presentare oggi un ricorso al P.R.G. se non è a conoscenza delle valutazioni fatte dai tecnici comunali e dai progettisti del P.R.G. sulle proprie osservazioni? La politica di questa Amministrazione Comunale è quella di tenere tutto nascosto e tutto segreto: così succede con le citate osservazioni al P.R.G.; per il progetto del megaporto; per il progetto del depuratore; per il P.R.G. Segreti e silenzi che alimentano sospetti; molti sospetti. L’amico ingegnere, alla fine dell’interessante discussione, perché prossimi  a Milazzo, concludeva la chiacchierata affermando:” speriamo che si concluda tutto presto perché così si può procedere ad una revisione totale del P.R.G., che è un aborto”. In effetti, ma questo credo di averlo detto e scritto in più occasioni, il nuovo strumento di pianificazione con  l’annesso Regolamento Edilizio, oltre ad essere già superato dalla realtà del territorio e dalle necessità di sviluppo, contiene  molte contraddizioni che lo rendono poco attuabile, aggiungendo così incertezze e confusione tra i cittadini, tra i professionisti ed i tecnici comunali. Bastava fare meno viaggi per Palermo e più discussioni in loco, magari confrontandosi con le varie categorie professionali. Ma ormai la frittata è fatta e per modificare il P.R.G. è bene che i cittadini ne abbiano conoscenza, passeranno altri vent’anni. Si tratta quindi della vittoria di Pirro. Ma come se non bastasse a gettare benzina sul fuoco si è messa anche la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina  che non intende esaminare progetti conformi al nuovo P.R.G. fino a quando l’Assessorato Territorio ed Ambiente non emetterà il Decreto di approvazione. In poche parole, secondo i responsabili dell’Istituto messinese  la dichiarazione di decorrenza dei termini  formulata dal Sindaco del Comune che pone in attuazione il P.R.G. non giustifica il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. Questo comporta che non possono accedere ai finanziamenti regionali sia gli albergatori che i cittadini che risiedono nel centro storico. Tutto questo mentre la crisi  dell’edilizia, e non solo, comincia a diventare molto consistente anche nelle nostre isole. Ma anche su questo importante problema l’Amministrazione Comunale tace.

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