COMUNICATO
La redazione dell'associazione Sacerdoti Lavoratori Sposati ha appreso della situzione a Ginostra (Eolie, Stromboli) relativa alla richiesta dei 30 abitanti dell'isola (raggiungibile solo per via mare) di poter avere per le prossime Celebrazioni Pasquali un sacerdote. "Sos" parroco, quindi, nella piu' sperduta borgata delle Eolie.
"Non si può andare avanti cosi' - aveva detto l'isolano Riccardo Lo Schiavo - è dal 6 gennaio che a Ginostra non viene piu' celebrata la messa". Lo scorso Natale, ha precisato la redazione dei sacerdoti lavoratori sposati (http://nuovisacerdoti.altervista.org), quando abbiamo conosciuto la storia dei fedeli di Ginostra abbiamo inviato al Vicario Foraneo Don Alessandro Lo Nardo e al Vescovo Diocesano Mons. Calogero La Piana una offerta di collaborazione. Da allora non abbiamo ricevuto nessuna risposta dal vicario e dalla curia diocesana.
I sacerdoti sposati della nostra associazione hanno un regolare percorso canonico e sono ancora dentro la chiesa: "è il codice di diritto canonico stesso - sottolineò qualche anno fa don Serrone, il fondatore dell'associazione - che ci invita a rispondere alle richiede legittime di sacramenti da parte di comunità cattoliche. Noi celebrando su richiesta dei fedeli in necessità compiamo un rito valido". Si potrebbe pertanto aprire la possibilità di avere delle celebrazioni a Ginostra da parte dei sacerdoti lavoratori sposati che, se richiesti dai fedeli per i sacramenti, hanno il dovere, obbligante per loro, di rispondere con le celebrazioni che sono comunque valide anche se illeggittime. Speriamo, conclude la nota della redazione, si arrivi a una soluzione con l'invio di un sacerdote diocesano per la Pasqua a Ginostra. Rinnoviamo comunque la nostra offerta di collaborazione ai 30 abitanti della piccola frazione... Non servirebbero neanche l'edificio chiesa esterno, perchè in caso di necessità, la celebrazione può essere svolta anche nelle famiglie, come era già prassi delle prime comunità cristiane.
"Non si può andare avanti cosi' - aveva detto l'isolano Riccardo Lo Schiavo - è dal 6 gennaio che a Ginostra non viene piu' celebrata la messa". Lo scorso Natale, ha precisato la redazione dei sacerdoti lavoratori sposati (http://nuovisacerdoti.altervista.org), quando abbiamo conosciuto la storia dei fedeli di Ginostra abbiamo inviato al Vicario Foraneo Don Alessandro Lo Nardo e al Vescovo Diocesano Mons. Calogero La Piana una offerta di collaborazione. Da allora non abbiamo ricevuto nessuna risposta dal vicario e dalla curia diocesana.
I sacerdoti sposati della nostra associazione hanno un regolare percorso canonico e sono ancora dentro la chiesa: "è il codice di diritto canonico stesso - sottolineò qualche anno fa don Serrone, il fondatore dell'associazione - che ci invita a rispondere alle richiede legittime di sacramenti da parte di comunità cattoliche. Noi celebrando su richiesta dei fedeli in necessità compiamo un rito valido". Si potrebbe pertanto aprire la possibilità di avere delle celebrazioni a Ginostra da parte dei sacerdoti lavoratori sposati che, se richiesti dai fedeli per i sacramenti, hanno il dovere, obbligante per loro, di rispondere con le celebrazioni che sono comunque valide anche se illeggittime. Speriamo, conclude la nota della redazione, si arrivi a una soluzione con l'invio di un sacerdote diocesano per la Pasqua a Ginostra. Rinnoviamo comunque la nostra offerta di collaborazione ai 30 abitanti della piccola frazione... Non servirebbero neanche l'edificio chiesa esterno, perchè in caso di necessità, la celebrazione può essere svolta anche nelle famiglie, come era già prassi delle prime comunità cristiane.
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