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venerdì 28 ottobre 2011

La Ludica Lipari offesa e punita ingiustamente domenica non scenderà in campo per protesta

Ci viene girata e la pubblichiamo una lettera che il presidente della Ludica Lipari, Giuseppe Cirino, ha inviato al presidente della Lnd Sandro Morgana c/o LND Comitato Regionale Sicilia
Egregio Presidente Morgana,
mi rivolgo alla Sua persona, per manifestarle la mia indignazione, quella dello sfaff dirigenziale della Ludica Lipari e dei nostri calciatori, per le decisioni prese dal giudice sportivo , nei confronti di due nostri tesserati, a seguito della gara di campionato Ludica Lipari – Promende.
Nulla abbiamo da obiettare sul risultato della partita o su eventuali decisioni di giuoco prese dal direttore di gara durante lo svolgimento della stessa. Ma quanto apprendo dal Comunicato Ufficiale, mi lascia sconcertato e fortemente demotivato nel proseguire il campionato in corso. Purtroppo le norme federali, riconoscono come unica ed autentica verità quella dell’arbitro, non lasciando spazio ad altre ragioni o spiegazioni. Sono certo, in quanto testimone dei fatti che, quando avvenuto a fine gara e relazionato dall’arbitro, non corrisponde a verità, perchè enormemente gonfiato e recante episodi, che solo nella fantasia di una mente prevenuta ed indottrinata possono prendere luogo ed essere spacciati per veri.
Mi limito a dare una mia versione dei fatti, che può essere confermata dai presenti in campo e dal pubblico. Durante l’incontro più volte, qualche calciatore avversario, ha utilizzato un linguaggio improprio ricorrendo al VILE USO DELLA BESTEMMIA. Tale linguaggio secondo le norme arbitrali va sanzionato con l’espulsione dal terreno di giuoco, di chi ne fa uso. In quanto arreca offesa diretta a persone presenti disprezzando un Credo religioso che, per diritto costituzionale va tutelato. Più volte è stato fatto notare al direttore di gara, il largo uso degli impropri termini, pronunciati a voce alta e uditi anche dal pubblico, ma nessun provvedimento è stato preso.
Alla fine della gara, ho raggiunto personalmente l’arbitro per chiedere spiegazioni, lo stesso mi dichiarava che è la federazione a chiedere che si eviti l’espulsione in caso di bestemmia, in quanto è una motivazione banale, che rischierebbe di far finire le partite per mancanza di uomini in campo. Ciò mi ha fortemente turbato, in quanto offende la mia dignità di Cristiano.
Nel frattempo si avvicinava a me il calciatore Mazzeo Francesco, il quale testualmente mi diceva ad alta voce: “Presidente lasci perdere, perché chi tollera la bestemmia è peggiore di chi la dice e manca di educazione”. Dopo di che rientrava negli spogliatoi. Nel frattempo il Calciatore Giunta Antonello, iniziava ad inveire contro l’arbitro, ma fermato a più di venti metri di distanza da un compagno, veniva riportato alla calma.
Da presidente di questa società, condanno quanto fatto dai miei tesserati e ritengo che una punizione sia giusta; ma che la stessa, si fondi su accuse PALESEMENTE FALSE E MENZOGNERE non posso accettarlo, ne da responsabile della squadra ne da uomo. Nessuno sputo è stato rivolto alla persona del direttore di gara, nessun pugno è stato sferrato contro di lui, pertanto una squalifica dei due calciatori per cinque mesi è inaccettabile ed eccesiva, e la Ludica Lipari ha già deciso di presentare ricorso presso gli organi di giustizia sportiva.
Caro presidente, visti i fatti accaduti lo scorso hanno, ed in questo inizio campionato, ai nostri occhi appare evidente, che nei confronti delle squadre eoliane e soprattutto nei confronti della Ludica Lipari, sia in corso da parte di alcuni Organi Federali (Giustizia Sportiva e Federazione Arbitri) un’azione punitiva e lesiva, che a mio avviso non si può chiamare in altro modo che RAZZISMO SPORTIVO, VOTATO ALLA SCOMPARSA DAI VARI CAMPIONATI DELLE SQUADRE PROVENINETI DALLE ISOLE.
Mi scuso per la crudezza dei termini ma non trovo altre parole per motivare la mano pesante con cui la giustizia sportiva è sempre pronta a punirci oltre misura ed in modo CIECO E BIECO.
Non voglio insinuare che, siamo dei perseguitati, perché la nostra è l’amara consapevolezza di sapere di essere perseguitati, in quanto SCOMODI. Comprendo che, venire alle Eolie a disputare una partita può risultare pesante e costoso, ma noi questi sacrifici li affrontiamo a settimane alterne e non una volta l’anno.
Signor Presidente, purtroppo non tutti come Lei, a Palermo e sulla terra ferma, conprendono gli enormi sforzi fatti dalle nostre società, per cercare di far sopravvivere il calcio a Lipari. Già ad inizio della stagione avevo preavvisato alla Vostra segreteria, un possibile ritiro della Ludica Lipari dal Campionato di prima categoria, per mancanza di uomini. Oggi la società, dopo lo sforzo fatto per mantenere fede agli impegni assunti, sta seriamente valutando di attuare e portare avanti quella scelta dolorosa che, forse già nel mese di agosto doveva essere presa; siamo così consapevoli “ DI TOGLIERE IL DISTURBO” in quanto la sensazione è di essere già stati condannati da qualcuno, alla retrocessione.
La porto a conoscenza che i Calciatori della società da me rappresentata non scenderanno in campo per disputare la partita di sabato 29 ottobre 2011, per manifestare contro la pesante sanzione disciplinare inflitta ai loro compagni. Aggiungo inoltre che gli stessi non si ritengono tutelati dalla GIUSTIZA SPORTIVA e di fatto si ritengono etichettati dalla LND come figli di un Dio minore.
Ci affidiamo alla Sua persona, affinché nella qualità di presidente del Comitato Regionale Sicilia LND, si faccia portavoce della nostra evidente situazione di disagio presso i vari Organi Federali, fornendoci garanzie di pari trattamento con le società della terra ferma, ponendo fine alle evidenti azioni discriminatorie ed episodi di razzismo sportivo perpetrate a nostro danno.
Cordiali Saluti
Il Presidente
Giuseppe Cirino

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