Peppe Paino (Gazzetta del sud)
Il commissario dell'Asp 5 Francesco Poli mantiene gli impegni. Aveva dichiarato che avrebbe potenziato l'ospedale con nuovi medici di ruolo e così sarà. Dal primo novembre prenderanno posto i ginecologi Federico, D'Avì e Galeano. Ora si può affermare con certezza, come peraltro garantito dallo stesso Poli, che dal mese prossimo a Lipari si potrà partorire – casi delicati, ovviamente, a parte – e in attesa di capire come finirà la protesta per il punto nascita e per l'unità di pediatria.
In quest'ultimo caso, com'è noto un pool di avvocati che collaborano con il comitato di protesta per il potenziamento dei servizi sanitari, ha suggerito a tanti genitori (e 220 lo hanno già fatto) di diffidare le autorità sanitarie, Asp 5 e sindaco in testa, per il ricovero dei bambini in medicina con gli adulti. Sulla questione è anche intervenuta Antonella Aprile, vice responsabile per la Sanità dell'Italia dei Diritti: «Quanto attivato fa parte di una politica scellerata di tagli che non tiene conto delle singole realtà, in questo caso parliamo di un'isola. Tutto ciò, infatti, contravviene a quanto sancito dalla Carta dei diritti del bambino dove è specificato che questi siano ricoverati in locali specifici, con spazi per giocare, e con personale a loro dedicato e adeguatamente formato. Non va tralasciato – continua l'esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – l'aspetto importantissimo della promiscuità che si viene a creare tra adulti e bambini e che può comportare dei rischi di infezioni per questi ultimi.
Non avendo personale dedicato non si può passare dal catetere al biberon. Invitiamo, quindi, a rivedere questa decisione perché danneggia gli abitanti di Lipari»". La protesta, frattanto, va avanti con una sottoscrizione di firme per un documento che sarà inviato all'assessore regionale Massimo Russo e al ministro Feruccio Fazio e in vista di uno sciopero generale per fine mese.
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