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lunedì 24 ottobre 2011

Vicenda Siremar. UDC all'attacco

Gazzetta del Sud -Primo Romeo
Si preannuncia un dibattito acceso stasera all'Assemblea regionale convocata per discutere sulla vicenda Siremar. Ai lavori parteciperà il presidente della Regione Raffaele Lombardo e con lui gran parte della giunta a cominciare dall'assessore all'economia Gaetano Armao.
L'acquisizione della Siremar è da settimane motivo di polemica soprattutto con l'Udc che non solo non ha condiviso la decisione della Regione di far parte della Holding che si è aggiudicata la compagnia di navigazione ma ritiene illegittimo l'intervento pubblico perché un indiretto aiuto ai privati che viola le regole del mercato.
La Compagnia delle Isole si è aggiudicata la gara per l'acquisizione della Siremar (Società siciliana regionale marittima Spa) nel quadro del piano di privatizzazione della compagnia con un'offerta di 69 milioni accettata dalla gestione commissariale e dal Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani; aggiudicazione perfezionata con la firma della cessione il 21 ottobre. La Compagnia delle Isole spa è controllata al 60% da Mediterranea Holding di Navigazione (partecipata dalla Regione Sicilia), da Lauro.it (5%), da Isolemar (5%), da Damivar Eolia Navigazione Srl (20%) e da altri azionisti minoritari.
Il capogruppo Udc al Senato Gianpiero D'Alia ha presentato un'interrogazione urgente ricordando che la vicenda, nata con l'ammissione della Siremar alla procedura di amministrazione Straordinaria stabilita nel 2004 è proseguita con la privatizzazione del 2011. Nell'ambito di questo procedimento, la Regione (socio maggioritario della Mediterranea Holding) ha assunto - scrive D'Alia - «un ruolo primario ed essenziale, tanto per l'entità dell'apporto economico, quanto per le garanzie sul pagamento del prezzo di acquisto offerto».
Per il capogruppo dell'Udc, questo «suscita una perplessità di fondo: la privatizzazione di un'impresa pubblica viene realizzata grazie all'apporto economico decisivo di una pubblica amministrazione, in evidente contraddizione rispetto alle dismissione delle partecipazioni societarie pubbliche». Tra i motivi sostenuti da D'Alia l'ipotesi che si configurino «aiuti di Stato» vietati dall'Ue e che possa essere «alterato il principio di concorrenza». Questioni che stasera in Aula sosterrà la capogruppo Udc a Sala d'Ercole Giulia Adamo.
Ma Lombardo ha già spiegato le ragioni dell'intervento: «La Regione ha pilotato un'operazione per mezzo della quale la compagnia Siremar è stata salvata da eventuali acquisizioni di privati che avrebbero così monopolizzato i collegamenti con le isole». Si è garantita, con una compagine di imprenditori, la gestione della compagnia fondata dai Florio, portando a termine un'operazione che ha permesso di acquisirne i diritti senza pagare il debito accumulato, circa 90 milioni».
Nei giorni scorsi Lombardo ha anche assicurato che «la sede della compagnia sarà a Palermo e la manutenzione sarà affidata ai cantieri navali della città o comunque siciliani».

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