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venerdì 14 ottobre 2011

Porto di Filicudi. Che succede? Interrogazione dei consiglieri Lo Cascio e Sabatini

Al Signor Sindaco del Comune di Lipari
Oggetto: vicende relative ai lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto; interrogazione urgente.
Gentile Signor Sindaco,
nel corso dei lavori avviati in piena estate per la messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto, appena pochi giorni dopo la collocazione di alcune strutture, si è verificato un parziale crollo delle stesse. In considerazione della grave situazione di incertezza venutasi a determinare in merito alla corretta esecuzione dei lavori e, in particolare, alle sorti dello scalo, durante la seduta del consiglio comunale del 25 agosto c.a. è stata votata all’unanimità una mozione sui “Lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto”, della quale si riporta il contenuto di indirizzo:
“Il Consiglio Comunale chiede l’immediata convocazione del R.U.P. per i lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto, allo scopo di fornire adeguata informazione e relazione sullo stato dei lavori e su quanto si è verificato nel corso dell’esecuzione degli stessi, e di chiarire quali siano stati i passaggi tecnico-amministrativi che hanno portato alla scelta dell’attuale assetto progettuale in variante delle previsioni originarie, ai motivi che hanno determinato il rinvio dei lavori, il cui avvio risultava previsto per il 13/03/2008 e la cui conclusione per il 13/03/2009, nonché la decisione di avviare gli stessi nel luglio di quest’anno, pur consapevoli del disagio procurato da lavori portuali effettuati nello scalo principale nel pieno della stagione turistica; intende altresì impegnare il Sindaco di Lipari e i funzionari degli uffici di competenza a un’urgente verifica tecnica per fare luce sulla correttezza di esecuzione dei lavori così come fino ad oggi realizzati, con particolare riferimento alle modalità di collocazione, ancoraggio e riempimento dei cassoni, e alla tipologia dei cassoni utilizzati; di provvedere a inoltrare alla Procura Regionale della Corte dei Conti e agli Enti tecnici di competenza i risultati di tale verifica qualora si ravvedano difformità dalle previsioni progettuali.”
Dopo avere interpellato sulla delicata questione S.E. il Prefetto di Messina, il 1 settembre questi ha posto nuovamente e autorevolmente l’argomento alla Sua attenzione, con una nota prefettizia trasmessa per conoscenza anche agli scriventi. Qualche giorno fa, al quadro sopra richiamato si è aggiunto un nuovo, sconcertante episodio di ulteriori crolli, che aumenta il rischio di rallentamento dei lavori, pregiudicando l’utilizzo del molo e il diritto alla mobilità dei cittadini di Filicudi.
Quasi contestualmente, riceviamo per conoscenza una telegrafica comunicazione dal R.U.P., arch. De Vita, priva di data e di numero di protocollo, dove si chiede al direttore dei lavori ing. Mirabella e all’ing. Arena del Genio Civile OO.MM. di “voler provvedere con urgenza a relazione [sic!] in merito agli aspetti di competenza”. Per un caso assolutamente fortuito, apprendiamo che la mattina del 13 ottobre è previsto un incontro tra la S.S., il R.U.P., il direttore dei lavori e rappresentanti del Consiglio circoscrizionale di Filicudi; con una richiesta telefonica fatta all’arch. De Vita, proponiamo di prendere parte all’incontro, ma ci viene risposto che ciò non è possibile perché si tratta di una riunione “tecnica” (?) e non è questa la fase del confronto. Ora, questo appare quanto meno singolare, dato che lo stesso R.U.P. sollecitava con urgenza la “relazione” e l’occasione poteva certamente accelerare i tempi; ma tale risposta diviene incomprensibile se consideriamo che allo stesso incontro “tecnico” sarebbero stati presenti consiglieri circoscrizionali, che certamente 1) non sono tecnici, 2) non hanno prerogative istituzionali maggiori di quelle degli scriventi nella loro qualità di consiglieri comunali, uno dei quali peraltro presidente di una commissione consiliare sulla portualità. Verrebbe quasi il dubbio che si volesse liquidare la questione in camera caritatis; in ogni caso, attendiamo fiduciosi l’urgente relazione sollecitata dal R.U.P., certi che l’incontro estemporaneo – e, aggiungeremmo, particolarmente selettivo – tenutosi il 13 mattina avrà pure prodotto qualcosa, sebbene a distanza di un paio di mesi dai primi crolli.
Nel frattempo, riteniamo necessario fare chiarezza su alcuni aspetti della vicenda, perché gli abitanti di Filicudi e la cittadinanza hanno il diritto di conoscerla nella sua interezza, e per tale ragione desideriamo interrogarLa su quanto segue:
1) se e in quale data Le è stata trasmessa dalla Presidenza del Consiglio Comunale la mozione sopra richiamata, votata all’unanimità nel corso della seduta del 25 agosto c.a.;
2) nel caso – auspicabile – che Le fosse stata trasmessa la mozione, se e quando ritiene di ottemperare all’esplicita richiesta avanzata nel contenuto di indirizzo della stessa, chiedendo la convocazione di un consiglio comunale dedicato alla trattazione dell’argomento “lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto”;
3) quali verifiche tecniche sono state fino ad oggi disposte in merito alla modalità di esecuzione dei lavori, con riferimento alla collocazione, ancoraggio e riempimento dei cassoni utilizzati, alla relativa conformità con il progetto, e quale è stato il loro eventuale esito;
4) quali altri incontri, oltre a quello del 13 ottobre, sono stati eventualmente indetti per affrontare la situazione determinatasi allo scalo di Filicudi Porto durante i citati lavori, in quali date e con quale esito.
Nell’attesa di un Suo cortese e dettagliato riscontro alla presente, e auspicando che lo stesso verrà esitato in tempi brevi, porgiamo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà)
Adolfo Sabatini (consigliere comunale di Nuovo Giorno)

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