Al Signor Sindaco del Comune di Lipari
Oggetto: vicende relative ai lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto; interrogazione urgente.
Gentile Signor Sindaco,
nel  corso dei lavori avviati in piena estate per la messa in sicurezza  dello scalo di Filicudi Porto, appena pochi giorni dopo la collocazione  di alcune strutture, si è verificato un parziale crollo delle stesse. In  considerazione della grave situazione di incertezza venutasi a  determinare in merito alla corretta esecuzione dei lavori e, in  particolare, alle sorti dello scalo, durante la seduta del consiglio  comunale del 25 agosto c.a. è stata votata all’unanimità una mozione sui  “Lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto”, della  quale si riporta il contenuto di indirizzo:
“Il Consiglio Comunale  chiede l’immediata convocazione del R.U.P. per i lavori di messa in  sicurezza dello scalo di Filicudi Porto, allo scopo di fornire adeguata  informazione e relazione sullo stato dei lavori e su quanto si è  verificato nel corso dell’esecuzione degli stessi, e di chiarire quali  siano stati i passaggi tecnico-amministrativi che hanno portato alla  scelta dell’attuale assetto progettuale in variante delle previsioni  originarie, ai motivi che hanno determinato il rinvio dei lavori, il cui  avvio risultava previsto per il 13/03/2008 e la cui conclusione per il  13/03/2009, nonché la decisione di avviare gli stessi nel luglio di  quest’anno, pur consapevoli del disagio procurato da lavori portuali  effettuati nello scalo principale nel pieno della stagione turistica;  intende altresì impegnare il Sindaco di Lipari e i funzionari degli  uffici di competenza a un’urgente verifica tecnica per fare luce sulla  correttezza di esecuzione dei lavori così come fino ad oggi realizzati,  con particolare riferimento alle modalità di collocazione, ancoraggio e  riempimento dei cassoni, e alla tipologia dei cassoni utilizzati; di  provvedere a inoltrare alla Procura Regionale della Corte dei Conti e  agli Enti tecnici di competenza i risultati di tale verifica qualora si  ravvedano difformità dalle previsioni progettuali.”
Dopo avere  interpellato sulla delicata questione S.E. il Prefetto di Messina, il 1  settembre questi ha posto nuovamente e autorevolmente l’argomento alla  Sua attenzione, con una nota prefettizia trasmessa per conoscenza anche  agli scriventi. Qualche giorno fa, al quadro sopra richiamato si è  aggiunto un nuovo, sconcertante episodio di ulteriori crolli, che  aumenta il rischio di rallentamento dei lavori, pregiudicando l’utilizzo  del molo e il diritto alla mobilità dei cittadini di Filicudi. 
Quasi  contestualmente, riceviamo per conoscenza una telegrafica comunicazione  dal R.U.P., arch. De Vita, priva di data e di numero di protocollo,  dove si chiede al direttore dei lavori ing. Mirabella e all’ing. Arena  del Genio Civile OO.MM. di “voler provvedere con urgenza a relazione  [sic!] in merito agli aspetti di competenza”. Per un caso assolutamente  fortuito, apprendiamo che la mattina del 13 ottobre è previsto un  incontro tra la S.S., il R.U.P., il direttore dei lavori e  rappresentanti del Consiglio circoscrizionale di Filicudi; con una  richiesta telefonica fatta all’arch. De Vita, proponiamo di prendere  parte all’incontro, ma ci viene risposto che ciò non è possibile perché  si tratta di una riunione “tecnica” (?) e non è questa la fase del  confronto. Ora, questo appare quanto meno singolare, dato che lo stesso  R.U.P. sollecitava con urgenza la “relazione” e l’occasione poteva  certamente accelerare i tempi; ma tale risposta diviene incomprensibile  se consideriamo che allo stesso incontro “tecnico” sarebbero stati  presenti consiglieri circoscrizionali, che certamente 1) non sono  tecnici, 2) non hanno prerogative istituzionali maggiori di quelle degli  scriventi nella loro qualità di consiglieri comunali, uno dei quali  peraltro presidente di una commissione consiliare sulla portualità.  Verrebbe quasi il dubbio che si volesse liquidare la questione in camera  caritatis; in ogni caso, attendiamo fiduciosi l’urgente relazione  sollecitata dal R.U.P., certi che l’incontro estemporaneo – e,  aggiungeremmo, particolarmente selettivo – tenutosi il 13 mattina avrà  pure prodotto qualcosa, sebbene a distanza di un paio di mesi dai primi  crolli.
Nel frattempo, riteniamo necessario fare chiarezza su alcuni  aspetti della vicenda, perché gli abitanti di Filicudi e la cittadinanza  hanno il diritto di conoscerla nella sua interezza, e per tale ragione  desideriamo interrogarLa su quanto segue:
1) se e in quale data Le è  stata trasmessa dalla Presidenza del Consiglio Comunale la mozione sopra  richiamata, votata all’unanimità nel corso della seduta del 25 agosto  c.a.;
2) nel caso – auspicabile – che Le fosse stata trasmessa la  mozione, se e quando ritiene di ottemperare all’esplicita richiesta  avanzata nel contenuto di indirizzo della stessa, chiedendo la  convocazione di un consiglio comunale dedicato alla trattazione  dell’argomento “lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi  Porto”;
3) quali verifiche tecniche sono state fino ad oggi disposte  in merito alla modalità di esecuzione dei lavori, con riferimento alla  collocazione, ancoraggio e riempimento dei cassoni utilizzati, alla  relativa conformità con il progetto, e quale è stato il loro eventuale  esito;
4) quali altri incontri, oltre a quello del 13 ottobre, sono  stati eventualmente indetti per affrontare la situazione determinatasi  allo scalo di Filicudi Porto durante i citati lavori, in quali date e  con quale esito.
Nell’attesa di un Suo cortese e dettagliato  riscontro alla presente, e auspicando che lo stesso verrà esitato in  tempi brevi, porgiamo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà)
Adolfo Sabatini (consigliere comunale di Nuovo Giorno)
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