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mercoledì 12 ottobre 2011

L'Asp di Messina assume 21 medici, 6 per Lipari

Assunzioni a tempo indeterminato per dare sicurezza al personale e dunque un servizio migliore all'utenza in settori di estrema delicatezza come l'area dell'urgenza e l'ostetricia. Sono state firmate ieri dal commissario dell'Asp Francesco Poli le delibere con le quali si dispone l'immissione in servizio dal 1. novembre di 24 medici negli ospedali della provincia in cui si erano evidenziate carenze d'organico.
Sono 21 i medici che verranno inviati ai reparti di Medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza (o MCAU, la definizione tecnica del pronto soccorso): in dettaglio, 6 a Lipari, 6 a Mistretta (due ospedali "difficili" e solitamente bistrattati, ma stavolta invece premiati), e 3 ciascuno a Barcellona, Milazzo e Patti. Per reclutare il personale si attingerà a graduatorie concorsuali (tre dei medici destinati a Lipari arriveranno invece grazie alla mobilità esterna) mentre, come ribadisce il dott. Poli, si procederà a formalizzare assunzioni stabili, senza più ricorso a contratti precari che tolgono serenità ai lavoratori peggiorando la qualità del servizio. Saranno inoltre rafforzati i reparti di Ostetricia degli ospedali di Milazzo, Patti e Taormina, con l'invio di un medico ciascuno, sempre a tempo indeterminato.
Prima di definire le singole destinazioni, verrà avviata una procedura di mobilità interna, per localizzare le effettive carenze d'organico – dopo il completamento, appunto, di eventuali spostamenti interni – e quindi destinare i nuovi assunti nei posti rimasti liberi. Di fatto, comunque, viene avviata una strategia di rafforzamento che non può non essere valutata positivamente. L'area dell'emergenza presenta sofferenze praticamente in tutti i presidi ospedalieri, con ricadute negative non solo e non tanto sull'attività organizzativa interna, ma soprattutto sul servizio reso ai pazienti e in linea più generale, sul funzionamento ospedaliero: il potenziamento dei servizi di Mcau, invece, nel lungo periodo, si rivela sempre un ottimo investimento non solo per il miglioramento delle prestazioni all'utenza in un ambito quanto mai delicato, ma anche per la maggiore efficienza in termini di appropriatezza dei ricoveri.
Un profilo essenziale, ormai, nella moderna organizzazione dei punti d'emergenza è infatti l'osservazione breve, cioè un periodo di massimo 48 ore durante il quale il paziente viene trattenuto al pronto soccorso per capire il livello di gravità del problema e disporre un eventuale ricovero, ma solo se realmente necessario. Per fare ciò, però, il pronto soccorso deve disporre di locali adatti e di personale, altrimenti si rischia di incrementare, come spesso accade, la lista delle occupazioni inutili di posti letto – con costi enormi per il servizio sanitario – , magari poi negati a chi ne ha davvero bisogno.
Parallelamente, come detto, l'azienda ha deciso di potenziare anche le unità di Ostetricia, ovviamente nei nosocomi dove sono previsti i punti nascita, e dunque, appunto, a Milazzo (che dovrà "accogliere" anche le partorienti di Barcellona), Patti e Taormina. In attesa, ovviamente, di conoscere la versione definitiva del decreto regionale di rimodulazione (che prevedeva la chiusura dei punti nascita di Lipari, Mistretta e Barcellona) attualmente sospeso dall'assessore Russo.

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