Sono anni che percorro giornalmente la Provinciale Lipari – Pianoconte – Quattropani ed ancora non riesco ad abituarmi e rassegnarmi all’angoscia che mi prende quando arrivo nei pressi della famigerata strettoia in località Diana, un posto maledetto, senza dubbio il punto più pericoloso della strada Provinciale che gira attorno all’isola.
In quel tratto la strada si stringe al punto di consentire a fatica il transito contemporaneo di due autovetture nei due sensi di marcia, figuriamoci poi se si incontra un mezzo pesante od anche “solo” un furgone! Si rischia di rimanere schiacciati sui muri laterali o peggio ancora di impattare frontalmente.
La ridotta larghezza della carreggiata inoltre induce molti a tenere il centro anzichè strettamente la destra e questo contribuisce ad aumentare il fattore di rischio.
Personalmente per una decina di volte ho rischiato la vita in questo luogo pur riducendo al minimo la velocità e tenendo strettamente la mia destra; ricordo sempre come un incubo l’incontro, anni fa, con un’autobotte del servizio idrico, incubo che si ripete ogni giorno quando arrivo nei pressi e mi preparo al peggio per poi tirare un sospiro di sollievo una volta passato indenne.
Ma si può continuare a vivere in questo modo?
Si può continuare ad avere i nervi a pezzi per l’imprudenza altrui e la criminale trascuratezza di chi continua imperterrito a fregarsene della pubblica incolumità pretendendo di far transitare in questo budello a doppio senso di circolazione tutto il traffico dell’isola di Lipari?
Si può continuare a sopportare questa assurda situazione quando sarebbe oggi possibile provvedere agevolmente all’allargamento della strada inglobando parte della ex-stradella “Gattopardo” chiusa da tempo al traffico con vistose transenne “dissuasive”?
Non sarebbe il caso, in attesa di un radicale ed opportuno intervento, nel frattempo realizzare un senso unico alternato regolato da semaforo a tempi corti, lampeggiante nelle ore notturne ed imponendo inoltre un limite di velocità di 20 km/ora?
In quel tratto la strada si stringe al punto di consentire a fatica il transito contemporaneo di due autovetture nei due sensi di marcia, figuriamoci poi se si incontra un mezzo pesante od anche “solo” un furgone! Si rischia di rimanere schiacciati sui muri laterali o peggio ancora di impattare frontalmente.
La ridotta larghezza della carreggiata inoltre induce molti a tenere il centro anzichè strettamente la destra e questo contribuisce ad aumentare il fattore di rischio.
Personalmente per una decina di volte ho rischiato la vita in questo luogo pur riducendo al minimo la velocità e tenendo strettamente la mia destra; ricordo sempre come un incubo l’incontro, anni fa, con un’autobotte del servizio idrico, incubo che si ripete ogni giorno quando arrivo nei pressi e mi preparo al peggio per poi tirare un sospiro di sollievo una volta passato indenne.
Ma si può continuare a vivere in questo modo?
Si può continuare ad avere i nervi a pezzi per l’imprudenza altrui e la criminale trascuratezza di chi continua imperterrito a fregarsene della pubblica incolumità pretendendo di far transitare in questo budello a doppio senso di circolazione tutto il traffico dell’isola di Lipari?
Si può continuare a sopportare questa assurda situazione quando sarebbe oggi possibile provvedere agevolmente all’allargamento della strada inglobando parte della ex-stradella “Gattopardo” chiusa da tempo al traffico con vistose transenne “dissuasive”?
Non sarebbe il caso, in attesa di un radicale ed opportuno intervento, nel frattempo realizzare un senso unico alternato regolato da semaforo a tempi corti, lampeggiante nelle ore notturne ed imponendo inoltre un limite di velocità di 20 km/ora?
Si deve per forza aspettare che succeda la disgrazia ed essere chiamati in causa come corresponsabili, anzi… principali responsabili?
Giansanto Lo Giusto
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