Una intensa perturbazione, seguita da venti freddi e molto forti, transiterà sull’Italia tra mercoledì 4 e giovedì 5, portando burrasche su molte regioni italiane tra il 5, l’Epifania (6) e il 7 gennaio. Particolarmente colpite le montagne e le zone costiere.
Di conseguenza anche i mari risulteranno localmente agitati o addirittura molto agitati, con grossi problemi per il trasporto marittimo.
Nel dettaglio:
GIOVEDI’ 5: Sarà la giornata peggiore per le Alpi. Sin dal primo mattino rapido rinforzo della Tramontana su gran parte dell’arco, con punte superiori ai 100 km/h oltre i 2000 metri quasi ovunque (eccetto Ticino, Bellunese e Carnia).
Le raffiche più forti si faranno sentire attorno a metà giornata, quando si arriverà probabilmente a 150 km/h oltre i 2000 metri, 120 km/h a 1500 metri su Valle d’Aosta ed Alpi Piemontesi, 120-130 km/h oltre i 2000 metri su Bergamasco e Trentino – Alto Adige.
Venti della stessa intensità anche sui crinali al confine con la Svizzera, dove nei giorni e nelle settimane scorse ci sono state nevicate abbondanti. Si consiglia vivamente di seguire i bollettini locali e le indicazioni delle autorità locali, non solo per il rischio di chiusura degli impianti sciistici, ma anche per la possibilità di valanghe lungo i crinali più esposti. Si sconsigliano altresì escursioni ad alta quota.
Punte di 120 km/h saranno probabili anche su Canale di Sardegna e di Sicilia, le cime montane della Sardegna e quelle più esposte dell’Appennino tra Emilia e Marche; 100 km/h sull’Appennino settentrionale e centrale in genere, ma anche sul litorale sardo tirrenico.
Il moto ondoso sui mari di ponente crescerà in serata, col mar di Sardegna agitato fino a localmente molto agitato, agitato il mar Ligure, il canale di Sardegna e di Sicilia. Ancora da mossi a molto mossi gli altri bacini.
Il vento sarà comunque sostenuto o forte su quasi tutta l’Italia, esclusa probabilmente parte della Pianura Padana (specie settore piemontese e veneto).
VENERDI’ 6: Ci sarà una leggera attenuazione del vento al Nord, ma le raffiche si manterranno superiori ai 100 km/h sulle Alpi tra Piemonte, Valle d’Aosta e parte della Lombardia, quantomeno al di sopra dei 2000 metri.
Si mantengono gli avvisi riferiti al giorno precedente.
Sul resto d’Italia ci sarà un intensificazione dei venti tra Tramontana e Maestrale, specie sulle regioni Adriatiche, sul basso Tirreno e sullo Ionio (qui proverranno da ovest). I valori di raffica supereranno i 60 km/h, e localmente anche 90 km/h, specie in mare aperto e sui rilievi dell’Appennino meridionale, in particolare sui rilievi Calabro-Lucani.
Per tutti i mari sarà la giornata più critica: saranno agitati al largo tutti i bacini, fino a molto agitato e localmente grosso il mare attorno alle isole maggiori. Resteranno “solo” mossi sottosta l’alto Adriatico, il Ligure di ponente e lo Ionio, per il resto condizioni meteo-marine proibitive fino a sera.
SABATO 7: Si manterranno condizioni di vento forte di Tramontana o Maestrale sulle regioni del Sud, in particolare sul nord della Sicilia, basso Adriatico, Ionio e su tutti i rilievi Appenninici. Le raffiche supereranno gli 80 km/h sul Salento, le coste ioniche e sui rilievi.
Il moto ondoso andrà lentamente calando su tutti i mari, e risulterà ancora agitato il basso Adriatico, lo Ionio ed i mari attorno alla Sicilia. Altrove avremo mare da mosso a molto mosso.
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