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lunedì 2 gennaio 2012

Florenzia testimone della vita buona (di Michele Giacomantonio)

Nei giorni 27,28 e 29 dicembre le Suore dell’Immacolata Concezione di Lipari hanno promosso tre giornate di spiritualità  dedicate ad approfondire il tema “Florenzia, testimone nel mondo delle vita buona del Vangelo”. “Educare alla vita buona del Vangelo” è il titolo degli orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020” e la riflessione che si è sviluppata nella sede di via Diana a Lipari – fra momenti di preghiera, meditazioni e conferenze – ha mirato a verificare quanto nella testimonianza e nell’insegnamento di Madre Florenzia Profilio, fondatrice dell’Istituto, rimandi e richiami questa “vita buona”.
In particolare le tre giornate si sono articolate in tre momenti: al mattino dopo la preghiera delle Lodi mons. Gaetano Sardella, parroco della Cattedrale, S. Pietro e Maria SS. di Portosalvo, ha proposto una meditazione; al pomeriggio dopo la preghiera dei Vespri il dott. Michele Giacomantonio ha approfondito tre punti degli Orientamenti pastorali alla luce della testimonianza di Florenzia. Quindi dopo un dibattito di approfondimento la S. Messa e l’omelia di mons. Sardella.
“Favorire la crescita integrale della persona”, Formare alla vita secondo lo spirito” e “Cercare la santità nel quotidiano” sono stati gli argomenti delle tre conversazioni. Di fronte alla crisi della società contemporanea, che è soprattutto una crisi di valori, la Chiesa italiana ripropone con forza l’attenzione alla persona che ha bisogno di risorse materiali per svilupparsi armoniosamente e contribuire al bene comune ma anche di amore, amicizia, preghiera e contemplazione. Questo progetto di umanesimo integrale, per potere vincere le sfide e le insidie di un ordine sociale che tende a ridurre l’uomo solo alla dimensione materiale, ha bisogno di radicarsi in una forte spiritualità. Infine, una spiritualità che si muova in un orizzonte di fede deve avere come traguardo la perfezione cioè la santità. Florenzia, a partire dai primi anni del 900, non solo si è dedicata a venire incontro alle necessità degli emarginati e dei poveri di risorse materiali o di valori fossero essi bambini, anziani, giovani, malati ma ha anche proposto una precisa esperienza di vita spirituale che richiama da vicino la “piccola via” di Teresa di Lisieux ed  testimoniato un percorso di santità. Un’attività educativa, di solidarietà e di spiritualità che oggi è portata avanti, nel suo nome, dalle suore dell’Istituto sia in Italia , sia nelle missioni del Brasile e del Perù.
Infine giorno 30 mattino a Pirrera nella casa di spiritualità delle suore che è stata la casa dove ha abitato la famiglia Profilio, è stato ricordato, con una Messa partecipata da molti bambini ed i loro genitori, il giorno natale di Giovanna Profilio, poi divenuta suor Florenzia, che oggi avrebbe – ha ricordato mons. Sardella nell’omelia – 138 anni.

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