In pochi credono che Cannistrà abbia agito da solo Oggi il gip di Barcellona deciderà se convalidare il fermo dell'indagato incastrato dall'esame del Dna
Salvatore Sarpi Lipari
Dopo il fermo di Roberto Cannistrà, 35 anni, rinchiuso da martedì pomeriggio al carcere messinese di Gazzi, e indicato dagli inquirenti come l'assassino di Eufemia Biviano, la donna di 62 anni, barbaramente trucidata la vigilia di Natale, proseguono senza sosta a Lipari le indagini dei carabinieri per fare piena luce sulla drammatica vicenda .
Al lavoro, oltre al personale in forza alla locale stazione, anche i rinforzi arrivati da Messina e Milazzo.
Vi è da evidenziare come, all'indomani del fermo del manovale di Quattropani, la comunità eoliani continui ad interrogarsi, senza trovare risposte plausibili, sul come si possa essere arrivati ad un fatto così grave e per lo più all'interno di una frazione così ristretta come quella di Quattropani. La speranza – che ieri era sulla bocca di tutti- è che gli inquirenti possano presto fare piena luce su questa vicenda, dando risposte sia su quelle che sono le effettive circostanze in cui è maturato il delitto, sia sulla presenza o meno di eventuali complici . Tra la popolazione – che pure continua a plaudire al lavoro degli inquirenti- si nutrono, infatti, forti dubbi che il Cannistrà possa avere agito da solo, accoltellando una donna che in stazza, e chi la conosceva sostiene anche per forza fisica, lo sovrastava e di molto.
Ieri è intanto sbarcato sull'isola di Lipari, con un mezzo dell'Ustica Lines proveniente da Milazzo, il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Claudio Domizi. Al suo arrivo nel porto liparese di Sottomonastero non ha voluto aggiungere altro a quanto dichiarato martedì a Messina in conferenza stampa e a margine della stessa.
«Sono fiducioso– ha detto – sull'operato dei miei uomini e sono qui a Lipari principalmente per essere vicino a loro e complimentarmi per il lavoro certosino e non indifferente svolto in questi giorni».
Il colonnello Domizi ha poi raggiunto, unitamente al comandante della Compagnia di Milazzo, tenente Antonio Ruotolo, al comandante della stazione di Lipari, maresciallo Francesco Villari e ad altri uomini dell'Arma, la locale caserma. Qui ha fatto il punto della situazione, anche alla luce di ulteriori controlli e verifiche effettuate tra martedì sera e ieri, e principalmente– come ha tenuto a sottolineare– incontrato i suoi uomini con i quali, come anticipato, si è complimentato per il brillante lavoro sin qui svolto.
Nessun riscontro ufficiale, e non potrebbe essere altrimenti, visto che dall'inizio si è scelto di operare con la massima discrezione possibile e "sotto traccia" - da parte dell'Arma – a proposito delle voci che darebbero quasi per certa la presenza di una seconda persona sullo scenario del crimine. Tesi, questa che i soliti bene informati, accoppiano addirittura a nominativi ben precisi.
Intanto a Messina il presunto omicida Roberto Cannistrà, dopo l'ispezione corporale, effettuata per verificare la presenza di ferite sul corpo che possano essere collegate ad una colluttazione con la povera Eufemia Biviano, sarà sottoposto oggi, alle dodici e trenta, all'interrogatorio per la convalida del fermo da parte del magistrato inquirente della Procura della Repubblica di Barcellona. Cannistrà sarà assistito dai legali Gaetano Orto e Luca Frontino.
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