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sabato 7 gennaio 2012

I Maya e la fine del mondo? Nel 2013 saremo ancora qui, ma...

Siamo già nel 2012 e ci avviciniamo sempre di più ad una ricorsiva profezia da fine del mondo: quella del 21 dicembre, derivata dal famosissimo oramai, calendario dei Maya. Molte altre date fatidiche sono state superate non ultima quella del 2000 la cui Biblica dicitura "mille e non più mille" riferita agli anni di vita della nostra civiltà, ancora risuona nelle nostro immaginario, quando abbiamo stappato la bottiglia della mezzanotte di San Silvestro, anno1999-2000, quasi con paura sia per la fine del mondo che per il famoso Millenium Bug che avrebbe dovuto mandare in tilt tutti i sistemi informatici a livello planetario. Ricordi, certo, ma prima di diventare ricordi li abbiamo vissuti forse ridendoci su ma con il pensiero: " e se fosse vero" ?
Adesso ci risiamo e la fine del mondo, almeno nella profezia dei Maya, si ripresenta e questa volta la questione è di gran lunga più complessa delle precedenti, Nostradamus, esperto di profezie catastrofiche non ce ne voglia, ma i Maya erano una grande e splendida civiltà le cui opere letterarie e scientifiche sono davvero leggendarie al punto da meritare tutta l'attenzione del mondo scientifico, quindi procediamo, come sempre, con il dovuto rispetto per l'argomento e con il necessario rigore scientifico ed intellettuale. Cominciamo proprio dai Maya, la loro civiltà fiorì, è il caso di dirlo, nella zona del Centro America che si estende attualmente dal sud della Penisola dello Yucatán fino all'Honduras e El Salvador passando per Guatemala e Belize. 
Il periodo storico in cui vissero e si svilupparono è abbastanza lungo e controverso dal momento che la loro storia ha evidenti "buchi" sulla linea temporale degli eventi, ma si può collocare dal 1500 a.c circa fino all' 800 d.c, oltre il quale si assiste ad un improvviso e repentino, quanto misterioso, declino e rapida scomparsa della popolazione e di tutto quello che questa splendida civiltà aveva creato. I Maya avevano uno strano modo di misurare il tempo, basato su di un calendario che suddivide il tempo stesso in cicli ognuno dei quali computa circa 5125 anni (lungo computo). Secondo i Maya, ciascun ciclo del lungo computo corrisponde ad un'era del mondo ed il passaggio da un'era all'altra è segnata da un cambiamento positivo preceduto da eventi più o meno significativi anche catastrofici. Il ciclo attualmente in corso, che secondo la mitologia Maya è il quarto, è iniziato il 11 agosto 3114 a.C. ed è molto vicino al termine e il nuovo ciclo inizierà, appunto, il 21 dicembre 2012. Dunque il centro della questione non è proprio il calendario Maya che da solo potrebbe essere confinato ad una mera curiosità archeologica e antropologica ma le catastrofi più o meno naturali che segnano la fine di un'era Maya e l'inizio di un nuovo ciclo proprio come avverrà il 21 dicembre 2012. Alcuni di questi catastrofici cambiamenti sono, per così dire, ricavati da scritti e tavolette e altri reperti storici ritrovati, di epoca precolombiana, e da attribuire ai Maya e a popolazioni ancora più antiche quali gli Atzechi e i Sumeri.
Curiose raffigurazioni di uomini in tuta spaziale e di strani veicoli hanno innescato credenze e dicerie che, sommate al lungo computo, forniscono uno scenario inquietante a proposito di una probabile origine aliena del popolo dei Maya. Questa teoria, sostenuta da molti ricercatori, ci conduce alla prima ipotesi di catastrofe che prende il nome di un pianeta che, secondo la profezia, si "materializzerà" entrando nel nostro sistema solare prima della fatidica data ma la sua massa e traiettoria orbitale interferiranno con l'equilibrio cosmico dei pianeti del sistema solare e con il sole, provocando, di fatto, la fine del nostro sistema così come lo conosciamo adesso. Questo pianeta si chiama Nibiru e la sua presenza è stata profetizzata dagli stessi Maya e dai Sumeri (Uno dei popoli più antichi conosciuto) indicandolo (almeno così sembra da alcune traduzioni) come il luogo dove l'uomo ha avuto origine.
La Nasa al riguardo ha già preso netta posizione che testualmente riporto: "Nibiru è un mito privo di qualunque fondamento di fatto. Per un astronomo, le asserzioni persistenti a proposito di un pianeta che sarebbe vicino ma invisibile sono semplicemente stupide". Ma la questione non si può liquidare con la inconsistenza di Nibiro perchè ci sono altre "coincidenze" che calendario o no, riportano alla ribalta la data del 21 dicembre 2012. La prima consiste in uno "strano" allineamento planetario. Il giorno seguente alla fine del calendario Maya, ci sarà il solstizio d’inverno e il Sole si troverà in una rara posizione: allineato con il centro della Via Lattea, un evento che non si ripete da 26mila anni. Gli astronomi precisano che questi sensazionali allineamenti planetari, fra una stella un pianeta e una galassia sono, si, rari, ma ciclici e non destano nessuna preoccupazione se non a livello di mera superstizione. Ma non è tutto, un altro dato di fatto è che l'attività solare alla fatidica data, avrà un picco. Anche questo fenomeno è da considerare come normale attività del sole, perché segue un ciclo undecennale e l’ultimo picco (flare) è stato registrato intorno al 2001.
Le particelle di particolare entità emesse dal Sole potrebbero danneggiare i satelliti e provocare black out ad alte latitudini oppure causare spettacolari aurore boreali. Invece secondo i Maya, che con il “Lungo Computo” calcolavano anche l’attività delle macchie solari, con un aumento della loro attivita’ e concentrazione, si potrebbe provocare un pericoloso innalzamento della temperatura terrestre. In questo periodo ci troviamo verso la fine del Ciclo Solare 23 che ha avuto il suo picco, come già detto, nel 2001. Il prossimo ciclo, Ciclo Solare 24, dovrebbe riportare il Sole ad uno stato tempestoso; è stata già osservata la nascita di una piccola macchia solare magneticamente retroversa tipico segnale che il ciclo è già iniziato. Sia gli operatori dei satelliti che i pianificatori delle missioni della NASA stanno esaminando con particolare attenzione questo prossimo ciclo solare perché ci si aspetta che sia insolitamente tempestoso, forse il più tempestoso da decenni e che avrà il proprio culmine proprio nel 2012- 2013 ma nulla preoccupa gli scienziati perchè il campo magnetico terrestre ci ha sempre protetto dalla radiazione solare come è già capitato nei cicli passati anche in caso di fenomeni particolarmente violenti. Che questo possa anche provocare un aumento di temperatura sulla terra, sembrerebbe proprio una bufala.
La condizione dunque è che il campo magnetico terrestre sia in grado di schermarci da questa tempesta solare; e su questo fronte abbiamo. Come se non bastasse, una notizia da dare in prosecuzione del filone catastrofico.Si parla negli ambienti scientifici di una possibile inversione del campo magnetico terrestre che ci esporrebbe (in teoria), sia pure per poco, alle pericolose radiazioni cosmiche e alle particelle solari con estremo pericolo per la razza umana, roba da fare impallidire Murphy e le sue pessimistiche leggi. Per motivi che non sono ancora stati del tutto chiariti, a distanza di migliaia o centinaia di migliaia di anni i poli magnetici della Terra si invertono, con conseguenze che ovviamente non sono esplicabili se non in via teorica. Gli studi condotti sul paleomagnetismo, che riguarda l'analisi del magnetismo delle rocce di cui si trova traccia da milioni di anni a questa parte, hanno permesso di chiarire che sulla Terra si sono alternati periodi di polarità normale con periodi di polarità inversa.Si ritiene, sulla base dei dati in possesso, sia possibile affermare che i poli magnetici della Terra si siano invertiti oltre una decina di volte negli ultimi 30 milioni di anni, probabilmente non con una frequenza precisa ma all'incirca ogni 300 mila anni. I modelli matematici usati per cercare di capire cosa potrebbe accadere, non avendo esperienze dirette, prevedono un decadimento del campo magnetico con alcune localizzazioni specifiche di probabile collassamento, da qui deriva l'ipotesi catastrofica. In realtà gli studiosi ritengono che l'annuncio della fine del mondo sia un'inesatta interpretazione delle scritture, che indicano invece il passaggio tra due età. Nessun timore dunque, la scienza ci tranquilizza in relazione ai fenomeni naturali che si verificheranno intorno alla fine di questo anno e inizio del prossimo e quindi fate pure i vostri programmi, prenotate i vostri viaggi, crisi permettendo, insomma possiamo pensare tranquillamente al prossimo Natale e al 2013 e alla prossima profezia da fine del mondo che non mancherà. Intanto chi ci guadagna è il turismo di sicuro: nelle zone interessate si registra il tutto esaurito e le richieste aumentano per un posto in prima fila per l'armageddon. Ultima curiosità, pare che un minuscolo paese nei Pirenei situato a 1200 metri di altezza chiamato Bugarach sia il luogo "magico" che secondo alcuni salverà gli uomini dalla fine del Mondo, anche qui già tutto esaurito per le prenotazioni. Magari i Maya se la stanno ridendo e noi possiamo trovare la scusa per farci una bellissima vacanza andando a visitare questi luoghi meravigliosi dove la civiltà Maya ha avuto il suo massimo splendore.

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