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sabato 5 maggio 2012

Lipari: In 11.000 per eleggere il sindaco e 20 consiglieri. L'articolo di Sarpi sulla Gazzetta del sud di oggi


SALVATORE SARPI - GAZZETTA DEL SUD
Sceso nelle sei isole del comune di Lipari  il sipario sulla campagna elettorale la parola passa adesso, dopo la canonica “giornata di riflessione”, agli elettori del comune che saranno chiamati all’elezione diretta del sindaco e di venti consiglieri comunali. 
A Filicudi-Alicudi, a Stromboli-Ginostra, a Vulcano e a Panarea si voterà anche per il rinnovo del consiglio circoscrizionale. Qui per la prima volta gli elettori eleggeranno direttamente il presidente. In corsa per la poltrona di sindaco, detenuta nelle ultime due legislature dal dottor Mariano Bruno, sono in cinque: Giorgianni Marco (UDC, PD, Nuovo Giorno, Art. 1 Autonomia e libertà, FLI), Grasso Gianfranco (PDL, MPA, Punto Freccia), Lo Cascio Pietro (Nuova Sinistra), Pajno Ersilia (Il Faro-Insieme si può), Rizzo Francesco (Vento Eoliano). In 210 correranno per i 20 posti in consiglio comunale. 
Gli elettori che voteranno per le comunali saranno 11.878 (5.761 donne e 6117 uomini). Per le circoscrizioni voteranno nel complesso in 2.641 (1204 donne e 1437 uomini). 
Una curiosità. Per la prima volta nella storia delle elezioni comunali di Lipari un elettore del comune è stato nominato presidente di seggio. Si tratta della signorina Tiziana De Luca che è stata nominata nella sezione di Panarea. 
Nonostante le proteste e le richieste non è stato riaperto il seggio nella piccola frazione di Ginostra. Seggio chiuso ormai da venti anni. Condizioni meteo-marine permettendo i trenta elettori della frazione, compreso il candidato locale Gianluca Giuffrè, dovranno spostarsi in aliscafo, o altro mezzo anfibio, a Stromboli. 
Quella che si chiude è stata, rispetto al passato, una campagna elettorale alquanto soft, con toni abbastanza contenuti. 
Inevitabile, ma non poteva essere altrimenti, la classica “tirata d’orecchi” al sindaco e all’amministrazione che lasciano. Accuse che Bruno e i suoi hanno rimandato più volte al mittente. Al di là di ciò sono stati davvero pochi i momenti di reale attrito tra i cinque contendenti i quali si sono limitati ad esporre il loro programma che, ad eccezione del costituendo Parco delle Eolie e  una diversa visione della portualità che dovrebbe essere realizzata, è improntato su temi similari, ovviamente, nella maggior parte dei casi, con prospettive di soluzioni diverse. 
Ed allora i temi più trattati e dibattuti, e non poteva essere altrimenti, sono stati: la crisi di liquidità che attanaglia il maggior comune eoliano, la drammatica situazione nel campo dei trasporti marittimi (anche alla luce dei recenti tagli regionali), la crisi del settore turistico, la sicurezza delle scuole e quella pubblica della quale si avverte un gran bisogno anche alla luce di recenti fatti criminosi. 
Per tutte queste problematiche, e per altre importanti, seppur di minor rilievo, ognuno ha “prescritto” la cura che intende attuare, pur consapevole delle difficoltà che lo attenderanno e che non saranno certamente poche. 
Come in ogni elezione che si rispetti è scattato il toto-sindaco. Un toto-sindaco, che stando a radio popolo, vedrebbe uno dei cinque candidati nettamente avvantaggiato sugli altri. 
Maggiore incertezza regna, invece, sul raggiungimento del 40% dei voti da parte delle liste collegate all’ipotizzato sindaco. In caso di mancato raggiungimento salirebbe a piazza Mazzini senza una maggioranza. 
Al di la di tutto restano chiacchiere da bar, magari allargate da amici, presenti in liste contrapposte, a qualche scommessa di carattere culinario. Come al solito ed è giusto così saranno gli elettori chi premiare e chi penalizzare. Salvatore Sarpi

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