SALVATORE SARPI - GAZZETTA DEL SUD
Sceso nelle sei isole del comune di Lipari il sipario sulla campagna elettorale la
parola passa adesso, dopo la canonica “giornata di riflessione”, agli elettori
del comune che saranno chiamati all’elezione diretta del sindaco e di venti
consiglieri comunali.
A Filicudi-Alicudi, a Stromboli-Ginostra, a Vulcano e a
Panarea si voterà anche per il rinnovo del consiglio circoscrizionale. Qui per
la prima volta gli elettori eleggeranno direttamente il presidente. In corsa
per la poltrona di sindaco, detenuta nelle ultime due legislature dal dottor
Mariano Bruno, sono in cinque: Giorgianni Marco (UDC, PD, Nuovo Giorno, Art. 1
Autonomia e libertà, FLI), Grasso Gianfranco (PDL, MPA, Punto Freccia), Lo
Cascio Pietro (Nuova Sinistra), Pajno Ersilia (Il Faro-Insieme si può), Rizzo
Francesco (Vento Eoliano). In 210 correranno per i 20 posti in consiglio
comunale.
Gli elettori che voteranno per le comunali saranno 11.878 (5.761
donne e 6117 uomini). Per le circoscrizioni voteranno nel complesso in 2.641 (1204
donne e 1437 uomini).
Una curiosità. Per la prima volta nella storia delle
elezioni comunali di Lipari un elettore del comune è stato nominato presidente
di seggio. Si tratta della signorina Tiziana De Luca che è stata nominata nella
sezione di Panarea.
Nonostante le proteste e le richieste non è stato riaperto
il seggio nella piccola frazione di Ginostra. Seggio chiuso ormai da venti
anni. Condizioni meteo-marine permettendo i trenta elettori della frazione,
compreso il candidato locale Gianluca Giuffrè, dovranno spostarsi in aliscafo,
o altro mezzo anfibio, a Stromboli.
Quella che si chiude è stata, rispetto al
passato, una campagna elettorale alquanto soft, con toni abbastanza contenuti.
Inevitabile,
ma non poteva essere altrimenti, la classica “tirata d’orecchi” al sindaco e
all’amministrazione che lasciano. Accuse che Bruno e i suoi hanno rimandato più
volte al mittente. Al di là di ciò sono stati davvero pochi i momenti di reale
attrito tra i cinque contendenti i quali si sono limitati ad esporre il loro
programma che, ad eccezione del costituendo Parco delle Eolie e una diversa visione della portualità che
dovrebbe essere realizzata, è improntato su temi similari, ovviamente, nella
maggior parte dei casi, con prospettive di soluzioni diverse.
Ed allora i temi
più trattati e dibattuti, e non poteva essere altrimenti, sono stati: la crisi
di liquidità che attanaglia il maggior comune eoliano, la drammatica situazione
nel campo dei trasporti marittimi (anche alla luce dei recenti tagli
regionali), la crisi del settore turistico, la sicurezza delle scuole e quella
pubblica della quale si avverte un gran bisogno anche alla luce di recenti
fatti criminosi.
Per tutte queste problematiche, e per altre importanti, seppur
di minor rilievo, ognuno ha “prescritto” la cura che intende attuare, pur
consapevole delle difficoltà che lo attenderanno e che non saranno certamente
poche.
Come in ogni elezione che si rispetti è scattato il toto-sindaco. Un
toto-sindaco, che stando a radio popolo, vedrebbe uno dei cinque candidati
nettamente avvantaggiato sugli altri.
Maggiore incertezza regna, invece, sul
raggiungimento del 40% dei voti da parte delle liste collegate all’ipotizzato
sindaco. In caso di mancato raggiungimento salirebbe a piazza Mazzini senza una
maggioranza.
Al di la di tutto restano chiacchiere da bar, magari allargate da
amici, presenti in liste contrapposte, a qualche scommessa di carattere
culinario. Come al solito ed è giusto così saranno gli elettori chi premiare e
chi penalizzare. Salvatore Sarpi
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