Gazzetta del Sud
Andrea Italiano
Milazzo
Mentre continua il
balletto di candidature e nomine alla presidenza dell'Autorità Portuale
di Messina e Milazzo, con firma di quasi tutti i consiglieri, è stata
presentata una mozione che vuole "fuori Milazzo dall'Aurorità Portuale".
La
Città del Capo, si sostiene nella richiesta, intende diventare Autorità
Portuale autonoma per il suo traffico di merci ed in qualità di porto
turistico, essendo anche di riferimento dei Circomare di Lipari e
Sant'Agata Militello. A questa decisione i consiglieri sono pervenuti
essendo state disattese le indicazioni date a suo tempo per
l'individuazione del soggetto preposto all'incarico ed in possesso di
specifiche competenze e professionalità.
Ed invece, il MInistro delle
infrastrutture Passera ed il presidente della Regione Lombardo
continuano a presentare personaggi che non conoscono neppure le
problematiche e la realtà di un porto.
Si tratta di nominativi che
fanno trasparire interessi di parte e personalistici ai soli fini
dell'incarico – così si sostiene nella mozione – mentre il porto di
Milazzo merita diversa e maggiore attenzione ed ha necessità di avere un
presidente capace di risolvere i molti problemi insoluti nonostante le
tante promesse fatte.
«Ma a noi non interessa alla presidenza un
napoletano, né un catanese – ha detto il consigliere Francesco De
Pasquale – ed in ogni caso contestiamo scelte e decisioni che possono
penalizzare anche le prospettive turistiche della città. Perché di
questo si tratta – ha concluso – nell'assistere a lotte di potere ed a
denunce per avere la gestione del nostro porto che è determinante nel
mantenere in vita l'Autorità portuale di Messina e Milazzo». Un affondo
che ha ragioni concrete alla base vista la gestione della vicenda che
riguarda l'Autorità portuale di Messina e tutto ciò che è collegato.
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