(Michele Giacomantonio) E’
in corso in queste ore una decisa azione di polizia municipale a Vulcano nei
confronti dei venditori ambulanti che stazionano nei pressi dei fanghi. I
venditori ambulanti, soprattutto nelle nostre isole, sono una categoria
disagiata con grossi problemi ad esercitare il proprio lavoro perché gli spazi a
loro dedicati sono insufficienti o non esistono affatto. Un certo equilibrio si
è raggiunto a Lipari ma nelle altre isole ed in particolare a Vulcano la
situazione è stata sempre precaria. Solitamente si finisce col chiudere un
occhio perché in genere è povera gente che cerca di mettere insieme quel poco
necessario per sopravvivere. Certo in periodi di vacche magre, come è quello che
stiamo traversando, con un turismo che soprattutto a Vulcano stenta a partire vi
sono anche le lamentele e le pressioni degli esercenti dei negozi che certo non
vedono di buon occhio la concorrenza di chi, con l’ambulantato, risparmia sui
costi e sui tributi. Una situazione difficile che richiede equilibrio e buon
senso.
Ma
qual’è l’equilibrio ed il buon senso in un’operazione scatenata alla vigilia
delle elezioni? Probabilmente non ci sarà nessun collegamento anche se qualche
dubbio viene quando si pensa che per cinque anni, su questo problema, si sono
chiusi spesso non uno ma due occhi. E siccome a pensar male , come si sa, si fa
peccato ma qualche volta si indovina qualche malpensante potrebbe vedere in
questa operazione una logica elettorale. Il Sindaco potrebbe averla ordinato
convinto di non avere il favore degli ambulanti mentre con una prova di forza in
difesa della legalità e dell’ordine, anche se in zona Cesarini, a due giorni dal
voto qualche consenso potrebbe recuperarlo fra i commercianti a posto fisso. Oh
questi malpensanti….
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