L'Antitrust italiano ha aperto la fase istruttoria sull'acquisizione di
Tirrenia da parte della Compagnia italiana di navigazione (Cin),
sottolineando che l'operazione «potrebbe creare una posizione
dominante», su alcune rotte per la Sardegna, della società controllata
al 40% dalla Moby di Vincenzo Onorato (altri soci sono il fondo
Clessidra, col 30%; la Gip di Luigi Negri col 20% e l'imprenditore
Francesco Izzo, col 10%).
La mossa dell'Authority per la concorrenza non giunge inaspettata. I
legali di Cin attendevano che l'Antitrust aprisse la "fase due"
dell'analisi avviata sull'acquisizione, consci che alcune rotte di Moby
fossero in sovrapposizione con quelle di Tirrenia. Anzi, l'obiettivo
dell'avvocato Francesco Sciaudone, di Grimaldi Studio Legale, che
assiste Cin, è proprio di stringere i tempi in modo che l'istruttoria
possa essere chiusa entro il 21 giugno, data stabilita dal commissario
di Tirrenia, Giancarlo D'Andrea, per il closing del passaggio della
compagnia a Cin. Un'operazione con la quale, rileva l'Autorità garante,
«il capitale di Cin, oggi detenuto da Onorato Partecipazioni srl, sarà
trasferito a Moby spa» e «a L19, società veicolo del fondo Clessidra»,
che «in via indiretta, eserciteranno il controllo congiunto di
Tirrenia». Cin, ha precisato l'ad Ettore Morace, «sta collaborando con
l'Antitrust per trovare impegni coerenti» con le richieste
dell'Autorità. L'Authority ha 45 giorni di tempo dal 30 maggio (apertura
dell'istruttoria) per concluderne l'iter. Quindi la data del 21 giugno
potrebbe essere sforata. La speranza dei legali (che hanno 10 giorni per
essere sentiti) è che tutto possa concludersi in tempo per consentire a
Cin di avere la proprietà di Tirrenia con l'apertura della stagione
estiva.
L'Antitrust, però, solleva questioni non secondarie. L'operazione
«determinerà importanti effetti strutturali sulle principali rotte di
collegamento della Sardegna con il continente (Genova-Porto Torres,
Genova-Olbia, Civitavecchia-Olbia, prevalentemente per il trasporto
passeggeri, e Genova-Olbia, Livorno-Cagliari, per il trasporto merci)».
Rotte sulle quali, prosegue il documento, «risulterebbero in capo a Cin
quote di mercato che, per il trasporto passeggeri, risultano tutte
superiori al 60-80% e, con riguardo al trasporto merci, si collocano fra
il 70-80% e il 90-100%». Il che comporta «il rischio di incrementi dei
prezzi». Anche perché gli attuali concorrenti «non appaiono poter
rappresentare un adeguato vincolo all'esercizio di potere di mercato da
parte di Cin». Peraltro, dice l'Autorità, «l'azione della concorrenza
potenziale appare, allo stato, limitata, in ragione della congestione
delle banchine nei porti di partenza e destinazione, in particolare
nelle stagioni e negli orari di punta, che impedirebbe la possibilità
d'ingresso di nuovi operatori sulle rotte interessate».
Secondo l'Antitrust, infine, «considerato che l'operazione determina
un'integrazione verticale tra le attività di gestione dei terminali
marittimi e dei servizi di rimorchio di Moby e Tirrenia e i servizi di
trasporto marittimi di passeggeri e merci, la concentrazione potrebbe
comportare rischi di discriminazione per gli operatori concorrenti non
integrati».
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