Cerca nel blog

martedì 10 settembre 2013

L'Editoriale. Lipari: Incapaci anche di prestare soccorso...di un atto di solidarietà.

L'EDITORIALE DI SALVATORE SARPI
Qualche giorno fa in un editoriale parlavamo di una Lipari rassegnata, piegata su se stessa, incapace di reagire di fronte a tutta una serie di fatti e di episodi che non appartengono certo alla  nostra cultura (almeno a quella dei nostri avi).
Al di la di quanto accaduto a Canneto (vedi articolo e video) vogliamo attirare l'attenzione su un altro episodio accaduto ieri sera, in pieno centro, sul Corso Vittorio Emanuele di Lipari. Un episodio incredibile che allarga il "fronte" dei mali dai quali è afflitta la nostra isola e che fa  capire quanto, di fronte al malessere altrui, siamo diventati(ci sono per fortuna le eccezioni) insensibili, incapaci di prestare soccorso, di un atto umano...di solidarietà.
Un uomo di Lipari D.L.S., psico-labile, ma che non ha mai fatto del male a nessuno, ieri sera, intorno alle 20,45/21 ha attraversato il Corso, gremito di gente, perdendo vistosamente sangue da un polpaccio. Un versamento che avveniva in quantità tale che, nei posti dove si è fermato, si sono formate delle piccole pozzanghere rossastre.
Di fronte a questa situazione ben evidente e di fronte alla necessità che l'uomo avesse bisogno di essere soccorso, di essere trasportato in ospedale, l'indifferenza assoluta.
A soccorrerlo, dopo aver seguito le tracce del sangue, ben evidenti sulla strada, è stato Liborio Cataliotti, titolare di una attività sul Corso dove l'uomo si era fermato per un attimo all'esterno.
Questi che, al momento del passaggio di D.L.S., aveva il locale stracolmo di gente e  non si era quindi  potuto rendere conto di cosa avesse lo sfortunato liparese, una volta  uscito all'esterno ha notato la grande quantità di sangue e, come anticipato, si è messo, insieme ad un suo collaboratore, alla sua ricerca.
Una  volta trovatolo ha tentato di convincerlo ad  andare  in ospedale con l'ambulanza del 118. Di fronte alla sua opposizione si è preoccupato, grazie al materiale fornitogli da  un vicino supermercato, di medicarlo, di tamponare il sangue che usciva copioso dal polpaccio destro.
Dopo questa operazione, e tutta un'altra serie di dinieghi, l'uomo ha acconsentito che  il Cataliotti con un motorino lo accompagnasse in ospedale dove gli sono state prestate le cure del caso.
Al di là dell'episodio che gli ha procurato la grave ferita (a proposito della quale non sono chiare le modalità) non può passare inosservato come, in una serata d'estate, un uomo sia riuscito ad attraversare quasi l'intero Corso perdendo sangue e non trovando nessuno (ad eccezione del  Cataliotti) che abbia tentato di aiutarlo.
E' così che si è ridotta  la  nostra società?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.