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Non è stato certo uno spettacolo da località turistica quello che hanno trovato stamani a Marina Corta i circa 450 crocieristi che sono sbarcati a Lipari dalle navi "Le Ponent" e "Berlin".
La pioggia di ieri sera, ed una sempre più evidente fatiscenza della rete fognante, ha fatto saltare i tombini delle fogne e la piazza (area esterna ai locali inclusa) si è riempita di liquami.
Il lezzo, che qualcuno ha tentato di "spacciare" per puzza di zolfo che il vento sospingeva dalla vicina Vulcano, davvero insopportabile.
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Sul posto per cercare di riportare la situazione alla normalità (ma il danno d'immagine era già bello che fatto) è intervenuta la ditta di espurgo di Angelino Biviano e quella di Saro Gitto.
Presenti anche gli assessori Gaetano Orto e Giovanni Sardella.
Oltre al lezzo i turisti hanno potuto "ammirare" una via Roma, che dopo la pioggia di ieri sera e il fiume che l'ha attraversata (come sempre), era ricolma di detriti specie nella parte terminale.
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Sappiamo che la giunta Giorgianni si è mossa per ottenere la possibilità di "sforare" il patto di stabilità e "recuperare" i fondi (tra l'altro disponibili) per procedere alle operazioni di messa in sicurezza dei torrenti e delle aree a rischio. Sappiamo anche che è passato quasi un anno da quando l'allora ministro Corrado Clini sbarcò a Lipari (all'indomani di un nubifragio che mise a dura prova territorio e cittadini) e promise un pronto intervento per sbloccare i fondi.

Da allora nulla è cambiato, i soldi sono dove erano, le strade restano torrenti in piena anche a seguito di 10/15 minuti di pioggia più o meno intensa, il rischio è sempre dietro l'angolo. Forse è il momento di "battere i pugni" e mettere chi di competenza di fronte alla realtà e ai rischi che si corrono.
Nelle foto: i liquami a Marina Corta e il camion dell'espurgo al lavoro; una foto del fiume che scorreva ieri sera sul Corso Vittorio Emanuele
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