Revocato l’accreditamento allo Ial Sicilia. “Non sono ancora pervenuti i chiarimenti chiesti in merito all’utilizzo dei 22 milioni di euro da parte dell’ente di formazione, destinati al pagamento dei lavoratori”, ha comunicato Palazzo d’Orleans. Per tale motivo “i corsi e il personale dello Ial e degli enti Aram, Lumen, Ancol, Aiprig transiteranno al Ciapi immediatamente”.
“Quando il Governo della Regione Siciliana chiede come vengano utilizzati i soldi pubblici si pretende una risposta chiara e netta – dice l’assessore regionale Nelli Scilabra – Lo Ial Sicilia non ha saputo spiegare come abbia utilizzato ben 22 milioni di euro. Chi non paga i lavoratori e non spiega come utilizza i soldi pubblici, evidentemente non puo’ avere alcun rapporto con l’amministrazione regionale. Probabilmente qualcuno non ha ancora compreso che e’ cambiato il vento, questo provvedimento chiarira’ le idee”.
“Esprimiamo grande preoccupazione sulla revoca dell’accreditamento dello Ial Sicilia oltre a quelle gia’ annunciate da tempo e per motivi diversi di Ancol, Lumen, Aram ed Aiprig. Ci preoccupa sia per il destino dei lavoratori e sia per gli effetti che tali scelte potranno avere sul futuro del settore, e ci preoccupa il fatto che tali scelte siano viziate da improvvisazione ed approssimazione amministrativa. Non vorremmo che questo provvedimento pesante per gli effetti sul settore e sui lavoratori derivi da beghe politiche all’interno di un partito, facendo precipitare il settore della Formazione in un caos sociale che pesa sui lavoratori”. Ad affermarlo è Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola, responsabile Formazione,intervenendo sulla vertenza. “Non e’ possibile che gli errori e le forzature fatte dal precedente governo Lombardo vengano fatte pagare ai lavoratori del settore gia’ tutti martoriati dai ritardi del governo e delle incapacita’ dell’amministrazione regionale ad erogare le risorse e a programmare le nuove attivita’ formative per tutti gli enti in Sicilia – continua -. Finora i ritardi e gli errori dell’amministrazione nella gestione del Fondo sociale europeo stanno gravando su tutti i lavoratori di tutti gli enti operanti in Sicilia che, comunque, continuano a lavorare, nonostante i ritardi e le continue incertezze sul loro futuro”.
“Ci auguriamo – aggiunge Migliore – che effettivamente venga separato il destino degli enti da quello dei lavoratori affinche’ l’occupazione venga garantita e tutelata. Ci preoccupa, infatti, il rischio che gli annunci sul transito del personale per i lavoratori di Aram, Ancol e Lumen non si realizzino e che cosi’ si allarghino le fila dei lavoratori licenziati e senza prospettive”. “Chiediamo, quindi – conclude Migliore -, la convocazione urgente di un tavolo entro 24 ore, affinche’ tale passaggio sia supportato da scelte concrete e fattibili normativamente, e che si proceda con la formale e concreta attivazione del provvedimento che formalizzi l’assunzione di tutto il personale al Ciapi di Priolo. I lavoratori non devono piu’ pagare colpe non loro”.
“Quando il Governo della Regione Siciliana chiede come vengano utilizzati i soldi pubblici si pretende una risposta chiara e netta – dice l’assessore regionale Nelli Scilabra – Lo Ial Sicilia non ha saputo spiegare come abbia utilizzato ben 22 milioni di euro. Chi non paga i lavoratori e non spiega come utilizza i soldi pubblici, evidentemente non puo’ avere alcun rapporto con l’amministrazione regionale. Probabilmente qualcuno non ha ancora compreso che e’ cambiato il vento, questo provvedimento chiarira’ le idee”.
“Esprimiamo grande preoccupazione sulla revoca dell’accreditamento dello Ial Sicilia oltre a quelle gia’ annunciate da tempo e per motivi diversi di Ancol, Lumen, Aram ed Aiprig. Ci preoccupa sia per il destino dei lavoratori e sia per gli effetti che tali scelte potranno avere sul futuro del settore, e ci preoccupa il fatto che tali scelte siano viziate da improvvisazione ed approssimazione amministrativa. Non vorremmo che questo provvedimento pesante per gli effetti sul settore e sui lavoratori derivi da beghe politiche all’interno di un partito, facendo precipitare il settore della Formazione in un caos sociale che pesa sui lavoratori”. Ad affermarlo è Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola, responsabile Formazione,intervenendo sulla vertenza. “Non e’ possibile che gli errori e le forzature fatte dal precedente governo Lombardo vengano fatte pagare ai lavoratori del settore gia’ tutti martoriati dai ritardi del governo e delle incapacita’ dell’amministrazione regionale ad erogare le risorse e a programmare le nuove attivita’ formative per tutti gli enti in Sicilia – continua -. Finora i ritardi e gli errori dell’amministrazione nella gestione del Fondo sociale europeo stanno gravando su tutti i lavoratori di tutti gli enti operanti in Sicilia che, comunque, continuano a lavorare, nonostante i ritardi e le continue incertezze sul loro futuro”.
“Ci auguriamo – aggiunge Migliore – che effettivamente venga separato il destino degli enti da quello dei lavoratori affinche’ l’occupazione venga garantita e tutelata. Ci preoccupa, infatti, il rischio che gli annunci sul transito del personale per i lavoratori di Aram, Ancol e Lumen non si realizzino e che cosi’ si allarghino le fila dei lavoratori licenziati e senza prospettive”. “Chiediamo, quindi – conclude Migliore -, la convocazione urgente di un tavolo entro 24 ore, affinche’ tale passaggio sia supportato da scelte concrete e fattibili normativamente, e che si proceda con la formale e concreta attivazione del provvedimento che formalizzi l’assunzione di tutto il personale al Ciapi di Priolo. I lavoratori non devono piu’ pagare colpe non loro”.
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