Rosa Mangano, un'insegnante di scuola elementare, 65 anni da compiere il 26 settembre, dopo 40 anni da precaria in giro per le scuole della Provincia di Messina, sabato scorso ha finalmente firmato il contratto di assunzione a tempo indeterminato per l'immissione in ruolo. Così, da metà settembre, la maestra Rosa andrà ad insegnare presso la scuola primaria di Lipari, meta scelta non per piacere, ma perché unica disponibile.
Nessun accenno a festeggiamenti e felicità, però, alla notizia dell'assunzione della donna, anche perché in effetti non ce n'era alcun motivo: la maestra Mangano, infatti, fra due anni andrà in pensione, a causa della legge Fornero che prevede il pensionamento al massimo a 67 anni. Una beffa per l'anziana insegnante, che non avrà neanche il tempo di ambientarsi nel nuovo ruolo agognato da tutta una vita.
Rosa Mangano, infatti, aveva iniziato ad insegnare già all'età di 28 anni in una scuola elementare di Torino tramite l'assunzione diretta del Comune. Erano allora gli anni '70 ed in quel periodo c'erano diverse possibilità di poter essere ammessi all'insegnamento a carico dell'Ente. Per 10 anni, dunque, la sig.ra Mangano ha insegnato a Torino, fin quando non ha commesso quello che lei stessa ancora oggi definisce "un grave errore": voler tornare ad insegnare nel suo paese.
Correva l'anno 1986 quando cominciò l'odissea da precaria di questa insegnante che, abbandonata la cattedra di ruolo, ha passato 40 anni della sua vita dovendosi accontentare delle supplenze girando tutte le scuole della provincia di Messina.
Sabato mattina, però, non c'era solo la signora Rosa Mangano in fila all'Ufficio Scolastico Provinciale, bensì insieme a lei vi erano tante altre persone, uomini e donne, giovani e meno giovani, che come lei aspettavano una risposta ai loro sogni d'insegnamento. Un'enorme sala d'attesa a cielo aperto diventa,quindi, simbolo del tremendo ed angosciante stato d'impantanamento dell'apparato amministrativo dell'istruzione italiana, che sembra farsi beffa delle attese e delle aspettative di chi ancora dopo 40 anni di precariato viene assunto con un contratto a tempo indeterminato 2 anni prima del pensionamento.
Nessun accenno a festeggiamenti e felicità, però, alla notizia dell'assunzione della donna, anche perché in effetti non ce n'era alcun motivo: la maestra Mangano, infatti, fra due anni andrà in pensione, a causa della legge Fornero che prevede il pensionamento al massimo a 67 anni. Una beffa per l'anziana insegnante, che non avrà neanche il tempo di ambientarsi nel nuovo ruolo agognato da tutta una vita.
Rosa Mangano, infatti, aveva iniziato ad insegnare già all'età di 28 anni in una scuola elementare di Torino tramite l'assunzione diretta del Comune. Erano allora gli anni '70 ed in quel periodo c'erano diverse possibilità di poter essere ammessi all'insegnamento a carico dell'Ente. Per 10 anni, dunque, la sig.ra Mangano ha insegnato a Torino, fin quando non ha commesso quello che lei stessa ancora oggi definisce "un grave errore": voler tornare ad insegnare nel suo paese.
Correva l'anno 1986 quando cominciò l'odissea da precaria di questa insegnante che, abbandonata la cattedra di ruolo, ha passato 40 anni della sua vita dovendosi accontentare delle supplenze girando tutte le scuole della provincia di Messina.
Sabato mattina, però, non c'era solo la signora Rosa Mangano in fila all'Ufficio Scolastico Provinciale, bensì insieme a lei vi erano tante altre persone, uomini e donne, giovani e meno giovani, che come lei aspettavano una risposta ai loro sogni d'insegnamento. Un'enorme sala d'attesa a cielo aperto diventa,quindi, simbolo del tremendo ed angosciante stato d'impantanamento dell'apparato amministrativo dell'istruzione italiana, che sembra farsi beffa delle attese e delle aspettative di chi ancora dopo 40 anni di precariato viene assunto con un contratto a tempo indeterminato 2 anni prima del pensionamento.
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